Chieti. La Dyloan Bond Factory, azienda internazionale leader nella ricerca e sviluppo, innovazione e produzione nei settori della moda, dell’arte e del design, che da luglio 2022 è entrata a far parte del Gruppo Pattern, raddoppia lo stabilimento di Chieti Scalo, dagli attuali 780 a circa 1.300 metri quadrati, con un investimento di 2,5 ,milioni di euro e una proiezione occupazionale che dagli attuali 260 dipendenti passerà a 350 nei prossimi due anni.
Questa mattina all’azienda, rappresentata dall’amministratore delegato del Gruppo Pattern, Luca Sburlati, e da Anna Maria Di Rienzo, amministratore delegato di Dyloan Bond Factory, è stato consegnato ufficialmente il permesso di costruire dal sindaco di Chieti, Diego Ferrara, e dal vicesindaco nonché assessore alle Attività produttive, Paolo De Cesare. Alla costruzione del nuovo insediamento, che sarà contiguo a quello esistente, si accompagnerà un programma di formazione professionale, nello stabilimento di Villamagna, per il quale sono 11 le persone selezionate che per un mese e mezzo svolgeranno attività operativa sui macchinari.
“Abbiamo incrociato in questa regione e a Chieti un patrimonio di conoscenza raro, e per questo deciso di fare un investimento di oltre 10 milioni di euro – ha detto Sburlati – L’idea è cogliere l’opportunità offerta dall’Abruzzo per creare un polo industriale sull’abbigliamento di lusso.
Il percorso fatto da Dylon Bond Factory era eccellente e ci ha convinto a unire le forze per il grande potenziale di una realtà che nel 2020 aveva poco più di 50 persone e che oggi ne ha più di 200, con quattro stabilimenti, Villamagna, Silvi, Milano e quello di Chieti, storico, su cui faremo l’investimento. Se il mercato internazionale chiede Made in Italy abbiamo necessità di essere tecnologicamente avanzati e questo accadrà a Chieti, dove passano i migliori marchi del lusso”.
“In questi due anni e mezzo di amministrazione della città siamo stati molto vicini alle realtà industriali del territorio – ha detto Ferrara – Lo abbiamo fatto rispondendo alle loro istanze, come accade anche oggi, nonché agevolando sviluppo e riqualificazione dell’area dove sono concentrate e su cui è indispensabile agire per tornare a renderla attrattiva, perché ci sono realtà grandi come quella di Dyloan Bond Factory, Walter Tosto, Toto, Leonardo, che altri territori non hanno e che dobbiamo aiutare a crescere”.