Pescara. Qual è il grado di preparazione delle aziende rispetto al processo di trasformazione digitale indicato come uno degli obiettivi fondamentali del PNRR? Gli imprenditori hanno gli strumenti e le competenze per poter impiegare le risorse economiche che l’Europa, nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ha destinato all’Italia?
Sono queste alcune delle domande attorno a cui ruota il Convegno online (a porte chiuse) organizzato, in occasione del 24 Novembre, da Stefano Turchi, imprenditore esperto in digitale, e da Fabio Centurioni, di Contributi Regione.
L’invito a partecipare al Convegno è stato riservato solo a 79mila aziende delle Regioni Abruzzo, Lazio, Lombardia, Toscana, Sicilia, Emilia Romagna, Veneto, Liguria, Calabria e Campania, dove sono in partenza i bandi del PNRR.
Tra i temi centrali dell’incontro ci sarà proprio il PNRR e le enormi opportunità che esso riserva all’Italia e al suo tessuto economico e imprenditoriale, con investimenti e riforme per accelerare la transizione ecologica e digitale; migliorare la formazione delle lavoratrici e dei lavoratori; e conseguire una maggiore equità di genere, territoriale e generazionale.
Tutto questo presuppone però che le aziende siano predisposte a recepire le novità legate al PNRR, in particolar modo per quanto riguarda il processo di trasformazione digitale.
Per comprendere lo stato dell’arte rispetto alla digitalizzazione aziendale in Italia, Stefano Turchi e Fabio Centurioni hanno promosso a settembre 2022 un sondaggio che ha coinvolto complessivamente 830 imprese e microimprese in diverse Regioni della Penisola.
Hanno preso parte aziende che operano in svariati settori: dall’artigianato alla vendita al dettaglio, dalla consulenza tecnica alla ristorazione, dal benessere all’industria passando per l’ambito medico, legale/finanziario, alimentare farmaceutico.
Il 57,84% del campione intervistato ha giudicato non ancora sufficiente il lavoro compiuto nel campo del ‘digital’, indicando come una priorità assoluta lo sviluppo delle componenti digitali dell’azienda. Il 48,20% del campione considera inoltre di primaria importanza l’approfondimento dei principi del digital marketing.
“La crisi legata all’emergenza Covid ha accelerato il processo di digitalizzazione delle aziende italiane” spiega Stefano Turchi, Ceo di Unique Web Studio di Mariano Comense (in provincia di Como), uno studio di digital marketing specializzato nell’analisi di fattibilità, test di mercato e sistemi di acquisizione, vendita e fidelizzazione dei clienti online . “Molti imprenditori, nel nostro Paese, sono ancora però indietro per quanto riguarda il raggiungimento di un pieno livello di consapevolezza digitale, e ciò potrebbe in qualche modo rallentare od ostacolare la possibilità di beneficiare ed intercettare le importanti risorse connesse al PNRR”.


