L’AQUILA – “Le tragedie e gli infortuni anche gravi sul lavoro, evidentemente, non hanno insegnato nulla, se un semplice cittadino può portare all’attenzione di un sindacato il mancato rispetto delle norme sulla sicurezza per un taglio di alberi da parte di operai di una ditta a cui sono stati affidati i lavori non sappiamo da quale ente”.
A dichiararlo in una nota è Marcello Vivarelli, segretario provinciale del sindacato Fesica-Confsal di L’Aquila e Teramo.
“Questa mattina – racconta Vivarelli – sono stato informato, con tanto di foto, di una situazione inaccettabile. Nella frazione aquilana di Tempera, alcuni operai di una ditta a cui, ripeto, non sappiamo da quale ente, è stato affidato il taglio di alberi, sono stati visti all’opera in barba alle leggi sulla sicurezza. Il tutto in un luogo pubblico all’aperto, quindi visibile a chiunque”.
“Il Testo Unico Sicurezza sul Lavoro, è chiaro – continua il sindacalista – cioè il Decreto legislativo 81/2008, non può continuare ad essere ignorato in questo modo. La nostra sigla sindacale si è espressa ufficialmente su una delle tante piaghe del lavoro in Italia. È ora di inasprire le pene per chi permette tutto questo”.
“Ad inquietare e preoccupare ulteriormente – conclude Vivarelli – è la facilità con cui certe ‘pratiche’ vengono messe in atto addirittura alla luce del sole. Il nostro sindacato non può far altro che continuare a lottare per i diritti dei più deboli, degli ultimi, dei disoccupati, dei precari, dei dimenticati del mondo del lavoro. Con azioni concrete e senza cedere alle logiche di chi intende fare un certo tipo di impresa”.