Pescara. «Le immagini che documentano la realtà quotidiana sotto alcuni portici del centro di Pescara, in particolare nella zona tra Piazza della Rinascita, via Carducci e Via Parini, sono un pugno nello stomaco e rappresentano una situazione non più tollerabile».
Lo dichiara Marco Presutti, consigliere comunale del Partito Democratico, denunciando lo stato di degrado e abbandono che caratterizza alcune aree nevralgiche della città.
«Accampamenti di fortuna diventati ormai presenze fisse, dove persone vivono in condizioni di evidente disagio, e persino gli armadietti tecnici stradali vengono trasformati in ripostigli improvvisati per effetti personali. Il tutto accompagnato da una cronica mancanza di igiene, con spazi pubblici utilizzati impropriamente, anche per bisogni fisiologici, come segnalato più volte», prosegue Presutti.
«Questa non è una condizione umana, civile e dignitosa. Non lo è, innanzitutto, per le persone che vivono questo disagio estremo sulla propria pelle, le quali hanno diritto a essere aiutate con percorsi di inclusione concreti ed efficaci, che vadano oltre le pur necessarie risposte emergenziali. Ma non è una condizione dignitosa nemmeno per i cittadini, i residenti, i commercianti e tutti coloro che vivono Pescara nel quotidiano, ricercando nel centro quelle funzioni sociali e relazionali che dovrebbero essergli proprie e che vengono così compromesse».
Non si può non sottolineare una stridente contraddizione: «L’Amministrazione non manca di ricordare l’esistenza di una rete di servizi per l’assistenza, frutto anche della collaborazione con il prezioso mondo del Terzo Settore. Eppure, malgrado gli sforzi dichiarati e le risorse impegnate, la realtà sotto gli occhi di tutti nel cuore della città è quella che vediamo: marginalità, abbandono e degrado. Questo impone una riflessione seria sull’efficacia delle strategie messe in campo e sulla capacità di affrontare alla radice un problema complesso che richiede interventi integrati e costanti, non solo tamponamenti stagionali come il Piano Freddo».
«Un aspetto cruciale e incredibilmente trascurato», incalza Presutti, «è la pressoché totale assenza di servizi igienici pubblici accessibili nel centro città. Le analisi confermano una carenza cronica, a cui non rispondono né le poche strutture e remote, né i piani recenti focalizzati sull’accessibilità ma non sull’aumento numerico dei servizi. Affidarsi unicamente ai servizi igienici interni alle strutture di accoglienza dedicate, peraltro con accessibilità limitata nel tempo, è palesemente insufficiente e non risolve il problema né per le persone senza dimora durante il giorno, né per la cittadinanza in generale».
«La mancanza di bagni pubblici», conclude Presutti, «non è solo un disservizio, ma una concausa del degrado e una lesione della dignità. È ora che l’Amministrazione affronti questa esigenza basilare con la dovuta priorità, approntando finalmente servizi igienici pubblici dignitosi e funzionanti nel centro di Pescara. Continueremo a batterci in Consiglio Comunale affinché vengano date risposte concrete sia all’emergenza sociale delle persone senza dimora, sia alla necessità improcrastinabile di garantire igiene, decoro e vivibilità negli spazi pubblici della nostra città», conclude Pressutti.