Chieti. L’università “D’Annunzio” di Chieti Pescara potrà assumere 17 ricercatori, per 36 mesi, grazie 3.185.000 euro di finanziamenti intercettati attraverso il bando attrazione e mobilità del Piano Operativo Nazionale Ricerca e Innovazione 2014-2020 riservato agli atenei delle regioni italiane ”in transizione in ritardo di sviluppo”. La D’Annunzio si è piazzata al primo posto in graduatoria con uno dei progetti tra quelli con il punteggio più elevato ovvero 100 punti.
Dieci dei ricercatori da reclutare e contrattualizzare potranno svolgere attività di ricerca, oltre che nella D’Annunzio, in atenei di Paesi esteri mentre sette ricercatori, provenienti dall’estero, lavoreranno alla D’Annunzio. “L’eccellente risultato conseguito”, si legge in una nota, “è frutto dell’impegno diretto di ben otto dei tredici Dipartimenti dell’ateneo nonché della tempestiva esecuzione delle procedure previste da parte del settore Progetti europei e nazionali. I Dipartimenti che hanno ottenuto i finanziamenti sono: Farmacia, Scienze Mediche, Orali e Biotecnologiche, Ingegneria e Geologia, Medicina e Scienze dell’Invecchiamento, Neuroscienze e Imaging, Economia, Scienze Psicologiche, della Salute e del Territorio, Lettere, Arti e Scienze Sociali”.
”Essere protagonisti nel campo della ricerca è un vanto dell’università d’Annunzio”, dice il rettore Sergio Caputi. “la comunicazione del Miur, che ha ufficializzato questo finanziamento nell’ambito del Pon Ricerca e Innovazione 2014/2020, ci ha riempiti di giusta soddisfazione. Essa è doppia innanzitutto perché gli oltre 3 milioni di euro ottenuti ci consentiranno di attivare contratti triennali per giovani e capaci ricercatori che potranno impegnarsi proficuamente sul fronte strategico dell’innovazione e poi anche perché praticamente tutta la ‘D’Annunzio’ con i suoi Dipartimenti ha dimostrato capacità, qualità e attenzione verso la ricerca. Non va infine dimenticato”, conclude Caputi, “il riconoscimento ai nostri Uffici per la prontezza e l’efficienza dimostrate anche in questa occasione. Anche quest’anno inizia con una buona notizia per il nostro ateneo”.