Pescara. La Copagri Abruzzo, confederazione di produttori agricoli, non condivide la proposta emersa lo scorso 10 Aprile nella Commissione Politiche Agricole della conferenza stato – regioni sulla ripartizione dei fondi relativi al sostegno accoppiato nell’ambito della nuova programmazione comunitaria 2014 – 2020. Si legge in una nota della presidenza della Copagri, “E’ una proposta fortemente punitiva per alcune produzioni tipiche della nostra regione come la previsione del mancato sostegno al grano duro che rappresenta un eccellenza per l’Abruzzo che è noto in tutto il mondo per la presenza di grandi marche nella filiera della pasta. E’ un ipotesi punitiva per gli allevatori ovicaprini, con cui stiamo combattendo una battaglia di grande civiltà sia perché le aree pubbliche siano destinate prioritariamente a chi abbia capi e risieda stabilmente nel territorio regionale, ma anche perché si sostengano maggiormente la produzione e l’allevamento”. Prosegue la nota “E’ un idea che non tiene assolutamente conto della possibilità che anche in Abruzzo si sostenga la produzione di olio extra – vergine di qualità. La nostra regione ha avuto, nel passato, ben tre D.O.P. (Denominazione di Origine Protetta) nel comparto dell’olio d’oliva extra – vergine oggi esistenti solo sulla carta. Noi vorremmo un sostegno diretto a chi produce olio extra – vergine tracciato e di qualità anche con la riproposizione di una D.O.P. regionale Abruzzese”.
A tal proposito la Copagri chiede all’assessore regionale Mauro Febbo, “la solerte convocazione di un tavolo verde per trovare e condividere una posizione unitaria con tutte le Organizzazioni Professionali Agricole allo scopo di evitare sia ulteriori penalizzazioni che correggere le storture contenute nella proposta emersa dal tavolo tecnico della conferenza stato – regioni”.