L’Aquila. La Cgil chiede alla Provincia dell’Aquila la piena attuazione del “Protocollo di accordo per la prevenzione e la sicurezza dei dipendenti pubblici in ordine all’emergenza sanitaria da Covid 19” sottoscritto lo scorso 3 aprile tra il Ministro per la Pubblica Amministrazione e le organizzazioni sindacali stesse.
“Con il suddetto Protocollo – si legge nella nota sindacale – le lavoratrici ed i lavoratori del Pubblico Impiego, in servizio presso tutte le Amministrazioni (Enti locali, Ministeri, Agenzie, Inps, Inail, Parchi nazionali e regionali etc.), hanno visto riconosciuto il proprio diritto alla informazione ed alla tutela del primario interesse del diritto alla salute insieme con la necessaria sicurezza sanitaria negli ambienti di lavoro oltreché della salute dei cittadini che utilizzano i servizi erogati dalla PA”.
La Cgil afferma come “in buona sostanza viene ulteriormente rafforzata e confermata l’importanza dell’utilizzo del lavoro agile e viene ribadito che anche le attività ed i servizi indifferibili sono il più possibile uniformemente resi da remoto, in modalità di lavoro agile o attraverso servizi informatici o telefonici”.
“Qualora invece non sia possibile in alcun modo ricorrere alle forme di lavoro agile – sottolinea l’organizzazione sindacale – le amministrazioni ricorrono motivatamente all’esenzione dal servizio così come previsto dall’articolo 87, comma 3, del Decreto Legge n. 18/2020, al fine di salvaguardare la retribuzione complessiva di quei lavoratori costretti ad assentarsi per evenienze strettamente correlate all’eccezionalità della pandemia da Covid-19″.
“A tal fine – rimarca la Cgil – le Amministrazioni possono eventualmente ricorrere alle ferie pregresse maturate fino al 31 dicembre 2019, sempre nei limiti previsti dai CC.CC.NN.LL. vigenti, nonché, ove richiesto dai dipendenti, dei congedi parentali straordinari previsti a garanzia delle cure genitoriali da prestare, possono altresì ricorrere, nelle modalità previste sempre dai vigenti CC.CC.NN.LL., al collocamento in attività di formazione in remoto utilizzando pacchetti formativi individuati dal datore di lavoro”, mettendo tuttavia l’accento su “come l’uso di detti Istituti contrattuali è extrema ratio da utilizzare qualora fosse oggettivamente e motivatamente impossibile l’attivazione del Lavoro Agile prima della esenzione dal Servizio”.