Città Sant’Angelo. Quattro nuove pregiate etichette pronte per essere messe in commercio sono state presentate oggi dall’azienda agricola D’Alesio di Città Sant’Angelo (Pescara), nata un secolo fa con Mario, professore di Agraria che si è prodigato nel divulgare la cultura agricola ed enoica, impiantando vigne dall’alberello al filare, dalla vignetta bassa al tendone, e oggi portata avanti dai figli e dai nipoti.
Sono proprio questi ultimi, terza generazione dell’azienda, a imprimere una ventata di freschezza e a non scoraggiarsi neppure davanti ad annate funeste come quella in corso che consegna alla cantina una produzione più che dimezzata. Da sempre biologica, l’azienda D’Alesio pratica il sovescio e altre tecniche agronomiche profondamente rispettose della natura e dell’ambiente, a partire dall’utilizzo di concime ovino scrupolosamente fatto invecchiare proveniente da un allevamento adiacente. Il lavoro in cantina completa l’opera, a partire dalla scelta di commercializzare il vino solo una volta che viene considerato pronto, quindi non sempre quello della vendemmia precedente.
Oltre 80 tra ristoratori, enotecari e giornalisti specializzati sono stati accolti oggi nella cantina per una giornata all’insegna delle novità.
Tra nuovi progetti che stanno nascendo o che stanno prendendo forma, sono stati presentati e degustati il Pecorino Superiore Abruzzo Doc D’Alesio 2019, il Montepulciano d’Abruzzo Doc Riserva D’Alesio 2017, il Passito Igt Colline Pescaresi 2017 Donna Delia e il Trebbiano d’Abruzzo Doc Riserva Tenuta del Professore 2016 che ha conquistato I 5 grappoli Bibenda 2024 – I migliori vini d’Italia.
“Tutti sappiamo quanto sia difficile questa annata, messa ulteriormente a dura prova dalla peronospora: ma non ci demoralizziamo perché la nostra storia ci porta oggi a condividere importanti risultati”, afferma Lanfranco D’Alesio, titolare e responsabile della cantina. “Aver accolto in cantina operatori del settore enogastronomico è per noi un motivo d’orgoglio, era da prima della pandemia che non organizzavamo un evento dedicato a loro in cantina e l’importante risposta ricevuta con la grande partecipazione gratifica tutto il nostro lavoro. Aver stappato insieme 4 grandi vini significa condividere un momento che racchiude il senso di un paziente lavoro, fatto di attese e lungimiranza”.
Menzione speciale della giornata è andata al Trebbiano Riserva Tenuta del Professore 2016, “perché – rileva Lanfranco D’Alesio – mio padre avrebbe ritrovato in questa etichetta i profumi e il sapore del suo lavoro”.
Il filo conduttore dei progetti presentati è rappresentato dal valore della massima vicinanza alle radici e al territorio.
Dopo la presentazione l’incontro è proseguito con il pranzo in cantina a cura della famiglia D’Alesio e preparato nella grande cucina professionale a disposizione della struttura adibita agli eventi. Presente tutto lo staff dell’azienda agricola D’Alesio: oltre agli altri due soci Mario e Giovanni D’Alesio, anche Serena, figlia di Lanfranco e chef.