“Papà vive in Russia e sente i proclami di Putin”.
Kristina Starikova , come tantissime giovani donne ucraine, è in fuga dal conflitto. Sua madre è di Kiev e suo padre russo e lei ha sempre vissuto in Ucraina, ma i suoi genitori ora abitano in Russia. Là i social sono disattivi, le notizie filtrate. Il papà di Kristina è tra coloro che non credono ai bombardamenti sulle città ucraine. La guerra che divide i popoli riesce talvolta a spaccare anche le famiglie.
“La versione raccontata ogni giorno ai russi nel loro Paese è fatta di proclami e immagini di un conflitto attribuito al presidente ucraino Zelensky e basata sulla volontà di Putin di salvare il popolo ucraino da un destino terribile”, spiega Kristina.
Quest’idea è accettata da buona parte dei cittadini russi. Kristina prova a spiegare e raccontare ai genitori ciò che ha sentito e vissuto, prima di lasciare l’Ucraina per il Nord Sardegna, destinazione Alghero (Sassari), assieme a suo marito e alla sua bambina di 7 mesi, ma non è abbastanza.
“Mi rendo conto che per mio padre, che non vede ciò che vediamo noi, è difficile da accettare”, lo giustifica Kristina.