Si è svolto a Roma, lunedì 12 e martedì 13 ottobre 2020, presso il Grand Hotel de la Minerve (in Piazza della Minerva, 69), la seconda edizione di Italian Taste Summit, l’evento, riservato agli addetti ai lavori, nato per facilitare la conoscenza e il business tra aziende vitivinicole del Bel Paese, di alto livello, e importanti buyer internazionali.
Per l’occasione, ben 30 importatori provenienti da 4 continenti (Europa, Asia e Americhe) e circa 12 Paesi differenti (tra i quali: USA, Cina, Giappone, Germania, Repubblica Ceca, Slovacchia, Gran Bretagna, Francia, Olanda, Danimarca e Polonia), strategici per il mercato del vino, hanno incontrato oltre 35 selezionati produttori italiani, rappresentanti di 14 diverse regioni.
Un vero e proprio “miracolo”, considerando il contesto di emergenza planetario che stiamo vivendo. Il merito va tutto a Joanna Miro, titolare di Wine Global Aspect, realtà specializzata nella vendita export dei vini italiani attraverso un attento studio del mercato in grado di garantire una gestione e un posizionamento adeguato del prodotto, grazie soprattutto a una fitta rete di collaboratori disseminati in tutto il globo.
“Il made in Italy – evidenzia Miro – è sicuramente uno dei brand più rinomati e importanti al mondo, che non dovrebbe incontrare alcuna difficoltà a imporsi su tutti i mercati. Con questa convinzione, e con lo scopo di sviluppare a pieno il potenziale immenso delle aziende italiane, è nato il progetto Italian Taste Summit”.
“Se solitamente sono i vignaioli a recarsi all’estero per far conoscere i propri prodotti, noi facciamo l’inverso, portando sul suolo italiano i player che riteniamo fondamentali. Riusciamo tra l’altro in questo modo a far percepire meglio il vero valore del vino italiano, che risiede indiscutibilmente nel legame con i diversi territori che compongono la Penisola”.
Le realtà partecipanti sono state dunque coinvolte in due giornate di intense attività di B2B. Un’opportunità rara, utile anche per recuperare il terreno perduto a causa dell’emergenza sanitaria e ridare lustro e internazionalità ai vini italiani.
“Proprio in questo momento – commenta Joanna Miro – è in corso una mutazione della natura dei mercati, che di conseguenza cambiano le proprie esigenze. A causa delle difficoltà mondiali nel settore della ristorazione, si stanno aprendo nuovi varchi nella vendita al dettaglio, per un consumo di tipo domestico. Ciò avvantaggia soprattutto le aziende con un target medio-alto, che producono vini di qualità e con un’identità ben costruita. È fondamentale quindi adeguarsi e saper cogliere le nuove opportunità. Ciò concorre ad accrescere la valenza e l’utilità di eventi come l’Italian Taste Summit. Dopo il Lago di Garda, suggestivo teatro della prima edizione, per questa seconda abbiamo scelto Roma, non solo perché ci ha garantito l’operatività necessaria all’evento, ma soprattutto in quanto Capitale e luogo simbolico della rinascita del vino tricolore”.
Tre le aziende abruzzesi presenti a Roma per l’Italian Taste Summit 2020:
- San Lorenzo – Abruzzo
- Novaripa – Abruzzo
- Tenuta Cerulli Spinozzi – Abruzzo
Per loro una bella opportunità per aprire nuove strade commerciali agli splendidi vini della nostra regione.