L’Aquila. Sono scesi in numerose piazze italiane ieri mattina i membri dell’ispettorato del Lavoro per protestare contro una politica che secondo loro ha “smantellato” il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali. In particolare, dopo una settimana di assemblee a livello nazionale e regionale, ieri mattina, a Roma e a L’Aquila, i rappresentanti dell’ispettorato del lavoro si sono schierati contro i decreti legislativi n. 149/2015 e n. 150/2015 e determinati contro il ministro Giuliano Poletti per ottenere “risposte concrete”.
“Attualmente ci troviamo di fronte ad uno scenario grottesco in cui il personale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, dell’INL e dell’ANPAL è stato completamente abbandonato a sé stesso”, scrivono i rappresentanti, “una riforma che geneticamente era stata ideata per conferire maggiore efficacia all’azione amministrativa degli Organi e degli Enti competenti in materia di lavoro, previdenza ed assicurazione sociale, ma che ha sortito l’effetto opposto, pregiudicando le condizioni di lavoro del personale addetto”. Spiegano, “le modalità disorganiche ed approssimative con le quali è avvenuto il passaggio delle funzioni e soprattutto del personale dal Ministero del Lavoro all’INL e all’ANPAL hanno comportato, purtroppo, un percorso al ribasso per tutto il personale coinvolto con le relative professionalità già consolidate. La conseguenza di tutto ciò è che al momento i dipendenti versano in uno stato operativo e organizzativo fortemente confusionale considerata l’assenza di direttive ed indicazioni precise da seguire. Non possiamo più accettare di essere trattati come “figli di un Dio minore”.
L’assemblea ha chiesto al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali e al Capo dell’Ispettorato Nazionale, con un proprio documento, di attivarsi per dare dignità alla funzione di chi opera a tutela dei lavoratori e svolge vigilanza sul rispetto delle normative sul lavoro, che l’INL è tenuto a garantire alla cittadinanza e alle imprese. al momento i rappresentanti denunciano una “Mancata assegnazione delle risorse finanziarie necessarie al funzionamento dell’INL, una mancata attuazione della procedura per la corresponsione del Fondo Unico di Sede o FUA relativo all’anno 2016, con prospettiva sempre più concreta di un consistente taglio dello stesso, una mancata attuazione delle disposizioni di legge che prevedono un’indennità chilometrica in caso di utilizzo del mezzo proprio da parte degli ispettori un mancato avvio di una procedura finalizzata a definire una specifica declaratoria contrattuale per il personale in forza all’INL, e di conseguenza una equiparazione normativa, giuridica ed economica che conduca ad una perequazione retributiva ed indennitaria tra i funzionari che svolgono la medesima attività ispettiva all’interno dell’INL (ex Ispettori del Lavoro, INPS, INAIL)”.
Dopo una settimana di sit-in di incontri a livello nazionale, ora sono scattate le proteste e fin quando il ministro non darà risposte, i membri dell’ispettorato e dell’Anpal non si fermeranno per cercare chiarezza sul loro futuro e sulle loro funzioni da svolgere. @RaffaeleCastiglioneMorelli