Chieti. Un cittadino macedone di 30 anni che risiede a Chieti è stato rinviato a giudizio con le accuse di tentata estorsione e molestia: lo ha deciso il gip del Tribunale di Chieti Andrea Di Berardino che ha fissato la prima udienza del processo per il 28 giugno prossimo. Secondo l’accusa avrebbe cercato di costringere un parroco dello Scalo a consegnargli imprecisate somme di denaro minacciandolo, in caso contrario, di diffondere video, in realtà inesistenti, a suo dire compromettenti per il sacerdote.
Ma l’estorsione non andò a buon fine perchè, sempre secondo l’accusa, il sacerdote non aderì alla richiesta di denaro. I fatti si sarebbero verificati fra novembre e dicembre del 2018. Il giovane deve rispondere anche di molestia nei confronti dello stesso parroco e di un altro parrocco di Chieti: sempre secondo l’accusa, entrando in chiesa durante la celebrazione della liturgia, e nei momenti di preghiera, li importunava con insistenti richieste di aiuto economico, dando in escandescenze ed ingiuriandoli in caso di rifiuto dell’aiuto preteso, e ciò nonostante la presenza in chiesa di fedeli in preghiera.