Casoli. Interrotte le relazioni sindacali alla RDB – ITALPREFABBRICATI, azienda di produzione di manufatti cementizi e materiali da costruzione, nei tre stabilimenti di Casoli di Atri – Teramo, Bellona – Caserta e Alseno – Piacenza.
Ripreso lo stato di agitazione e proclamato un pacchetto di ore di sciopero in tutti e tre gli stabilimenti del gruppo, a sostegno della riapertura del tavolo per la sottoscrizione del primo accordo integrativo di gruppo.
La direzione aziendale si era impegnata a sottoscrivere entro il mese di agosto l’intesa che avrebbe completato un lungo e delicato percorso, volto sia a definire le relazioni industriali con le RSU del gruppo, sia a riconoscere il contributo dei lavoratori ai risultati aziendali sottoscrivendo la parte dell’intesa relativa al Premio di Risultato.
Quando si era costruito un impianto che vedeva la sostanziale disponibilità delle parti e la trattativa era in una fase molto avanzata, l’azienda incomprensibilmente ha negato le condizioni per riconoscere un risultato economico relativo al 2023.
Tale riconoscimento avrebbe consentito il parziale recupero della perdita di potere d’acquisto delle retribuzioni, considerando che l’azienda dal 2020 ad oggi registra continui margini di crescita. Siamo costretti a mobilitarci per affermare il riconoscimento ai lavoratori del loro contributo ai successi aziendali, consentendo un avanzamento delle relazioni sindacali e migliorare le condizioni di lavoro e di tutela della salute e sicurezza dei lavoratori.
Lo stato delle condizioni degli impianti e delle attrezzature, nonché delle condizioni ambientali e di lavoro risultano fortemente carenti, i locali aziendali risultano degradati ed in condizioni igienico sanitarie al limite della “decenza umana”.
Sosteniamo la mobilitazione con un primo pacchetto di 24 ore di sciopero per l’intero gruppo, le cui modalità e le tempistiche saranno decise autonomamente dalle assemblee dei lavoratori dei tre stabilimenti. Il coordinamento delle RSU e le OO.SS. territoriali e nazionali, ringraziano fin da ora i lavoratori per il sostegno fin qui avuto e per le iniziative che seguiranno, necessarie a cambiare la posizione aziendale e per arrivare alla firma dell’accordo di gruppo. Come già dimostrato in passato, l’unione e la mobilitazione di tutti i lavoratori può cambiare lo stato delle situazioni e rappresenta lo strumento principale per sostenere il lavoro e i diritti.