Pescara. Ci sono le uova di quaglia contro il colesterolo e le allergie, il fiorista a chilometro zero e l’officina contadina, in cui vengono rivisitati in chiave moderna sapori antichi come il sambuco. Ci sono i tartufi aquilani, biologici al cento per cento ed esportati in tutto il mondo sulle navi da crociera più gettonate. E poi la sala esperienziale che riproduce la vegetazione campestre per una degustazione a 360 gradi o l’innovativo virtual tour per entrare in cantina senza spostarsi di un centimetro. E’ un’agricoltura che guarda al futuro ma non dimentica il passato la protagonista dell’edizione 2014 di Oscar Green, il concorso sull’innovazione promosso da Coldiretti Giovani Impresa che, nella selezione regionale, ha premiato sei imprenditori con meno di 40 anni e un Comune che si è distinto per la comprensione del progetto di filiera agricola italiana. I risultati sono stati svelati questa mattina 17 luglio a Pescara con la cerimonia di consegna degli oscar, nella sala convegni della Fondazione PESCARABRUZZO alla presenza della delegata nazionale di Coldiretti Giovani impresa Maria Letizia Gardoni, del segretario nazionale Carmelo Troccoli e dei dirigenti abruzzesi Domenico Pasetti presidente regionale di Coldiretti, Alberto Bertinelli direttore regionale e Pier Carmine Tilli delegato regionale di Giovani impresa Abruzzo. Presenti alla cerimonia anche il sindaco di Pescara Marco Alessandrini, la vicepresidente della fondazione Pescarabruzzo Nicoletta Di Gregorio, il consigliere regionale Alberto Balducci e il sottosegretario alla Presidenza della Regione Abruzzo Camillo D’Alessandro. Sei le categorie premiate: ”Stile e cultura d’impresa”, “In filiera”, ”Non solo agricoltura”, ”Esportare il territorio”, ”Campagna amica” e “Ideando”, oltre alla menzione speciale per il “Paese Amico”. ”L’Oscar Green è un concorso che premia l’importante lavoro di rinnovamento e sviluppo che gli agricoltori, soprattutto i giovani, portano avanti ogni giorno per rispondere alle esigenze sempre diverse del mercato” ha evidenziato il delegato regionale di Coldiretti Giovani impresa Abruzzo Pier Carmine Tilli “l’ampia partecipazione a questo premio dimostra che c’è un tessuto di imprenditori che produce e si impegna con determinazione per proporre prodotti nuovi e al passo con i tempi’. Soddisfatto anche il presidente di Coldiretti Abruzzo Domenico Pasetti, che ha ribadito l’importanza delle giovani generazioni per l’innovazione e il miglioramento del settore, e la delegata nazionale Maria letizia Gardoni che ha spronato gli imprenditori agricoli a “fare sempre meglio e di più perché sono i giovani il volto nuovo del paese”. Il Direttore Bertinelli ha invece sottolineato l’importante ruolo dell’innovazione in agricoltura soprattutto alla luce del forte appeal suscitato sulle nuove generazioni, come conferma la crescita degli iscritti nelle scuole ad indirizzo agrario, segno tangibile di come “il settore agricolo ricopra un ruolo importante nell’economia del futuro”. Il sottosegretario alla presidenza della Regione Abruzzo Camillo D’Alessandro ha infine evidenziato il <<il secondo tempo dell’Abruzzo passa da questi progetti di vita, che sono diventati impresa e quindi economia ed occupazione. Non c’è alternativa: agricoltura e turismo sono l’asset primario della nostra regione>>. I vincitori della selezione regionale del concorso premiati con l’Oscar Green Abruzzo 2014 sono:
Francesco Chiarieri, 25 anni, di Pianella (PE), titolare della Società agricola Chiarieri, vincitore della categoria STILE E CULTURA DI IMPRESA, è l’esempio di come si possa innovare partendo dalla tradizione. E’ produttore di olio e di vino e, sfruttando le opportunità legate all’Organizzazione comune di mercato, Francesco ha scelto di potenziare la struttura ricettiva aziendale trasformando la vecchia cantina in un locale degustazione da una parte, sala esperienziale dall’altra per riproporre, seppur in un ambiente confinato, la natura delle proprie viti. Nella realtà aziendale ha inoltre grande importanza la tecnologia: presente nei social network più gettonati e dotata di una pagina web, la società agricola Chiarieri ripropone la propria realtà attraverso avveniristici virtual tour – molto usati nel Nord Italia – e offre la possibilità di acquistare le proprie produzioni attraverso il canale e-commerce.
Emiliano e Alessandra Paccione, di Ripa Teatina (CH), rispettivamente di 43 e 40 anni, sono i titolari della Fattoria Ale e si sono completamente dedicati alla produzione e alla lavorazione delle uova di quaglia, un prodotto poco conosciuto e diffuso che si caratterizza tuttavia per il basso contenuto di colesterolo. Le uova di quaglia hanno infatti proprietà nutrizionali e gli ultimi studi confermerebbero una particolare importanza contro le allergie ai pollini. Emiliano ed Alessandra le commercializzano fresche e trasformate sottoforma di dolci e pasta. Con l’oscar green è stato premiato il coraggio di una produzione ‘alternativa’ alla tradizionale che sfida le leggi del mercato cercando di imporre un prodotto nuovo e di nicchia. Hanno vinto la categoria IN FILIERA.
Martina Paris, 24 anni, di Moscufo (PE), vincitrice della categoria IDEANDO rivolta ai nuovi insediati, è il simbolo di una agricoltura giovane e sana. Nella sua azienda, conosciuta col nome di Officina contadina, coltiva con passione un centinaio di olivi con metodo rigorosamente biologico e numerose varietà di ortaggi anche non molto diffusi come la zucca luffa, la lattuga cerbiatta e la cipolla bianca di Fara, anch’essi biologici. Tra le altre cose, l’azienda si caratterizza per la coltivazione di piante officinali come calendule ed echinacee, e per una piccola produzione di trasformati tra cui marmellate tradizionali come la scrucchiata e le particolari marmellate di sambuco, melangoli e pomodoro. E’ imprenditrice agricola da due anni.
Svetlana Kashina, 33 anni, di Molina Aterno (AQ), e titolare insieme al marito Gianni Fasciani, dell’azienda agricola Fasciani, specializzata nella produzione di tartufi da oltre 30 anni e tramandata da padre in figlio. Vincitori della categoria ESPORTARE IL TERRITORIO, in cui viene premiata la capacità di far conoscere le tradizioni made in Italy anche all’estero, i giovani aquilani sono riusciti ad esportare il proprio prodotto su un territorio non delineato da confini “terrestri”….ma marini. Hanno infatti l’esclusiva per la fornitura di tartufi e derivati per i ristoranti di una delle maggiori catene di navi da crociere extra lusso, riuscendo così a far conoscere la terra d’Abruzzo in ogni angolo del mondo. Oltre al prodotto tal quale, che esportano all’estero per il 40% della propria produzione, sono specializzati nella lavorazione di carpaccio al tartufo, peperoncino e olio aromatizzato al tartufo e i nuovissimi miele e burro al tartufo. Sono tra i pochissimi del settore a produrre tartufi ‘biologici’ in un’area situata nel cuore della regione, all’interno del parco regionale Sirente Velino, e circondato da altri tre importanti parchi nazionali: Parco nazionale d’Abruzzo, parco nazionale della Maiella, parco nazionale del Gran Sasso.
Pascal Tinari, di Guardiagrele (CH), 25 anni, titolare dell’azienda agricola Fattoria Villa Maiella, ha scelto di dedicarsi al settore agricolo per amore del cibo di qualità. Figlio d’arte (il suo papà è Peppino Tinari del ristorante stellato Villa Maiella), Pascal è titolare di una aziende ad indirizzo zootecnico che alleva – tra i pochissimi nella nostra regione – il maiale nero d’Abruzzo, una pregiata razza autoctona già nota ai romani ma diventata introvabile con l’avvento della suinicoltura industriale. Pascal, in una singolare joint venture familiare, ha scelto di allevare questa specie strettamente legata all’identità del territorio e proporla direttamente al consumatore finale che ama il mangiare sano e riconosce il valore aggiunto della tradizionale alimentare. Tinari ha vinto nella categoria NON SOLO AGRICOLTURA.
Simona Scatoletta, 21 anni, di Spoltore (PE), collaboratrice del Vivaio Altea, vincitrice della categoria CAMPAGNA AMICA per l’importante contributo fornito nel dare un’impronta multifunzionale all’azienda di famiglia riuscendo ad applicare anche nel vivaismo il concetto del ‘chilometro zero’. L’Altea, in cui Simona si occupa della parte commerciale e della produzione, è specializzata nella fornitura di fiori (con particolare riferimento alle varietà autoctone) commissionati direttamente in vivaio per cerimonie, matrimoni e manifestazioni. E’ inoltre fortemente inserita nella rete di Campagna Amica, in cui è presente in occasione dei mercati fissi e occasionali anche con la vendita delle piante officinali. Tra le attività ‘multifuzionali’ aziendali ci sono gli accordi siglati con alcuni Comuni delle province di Chieti e Pescara per la manutenzione delle aree pubbliche e l’assistenza come spazzaneve e spargisale sulle strade di proprietà provinciale. E’ il simbolo dell’agricoltore custode che conosce, tutela e presidia in modo diretto il territorio.
Un riconoscimento particolare – l’Oscar per il Paese Amico – è stato invece attribuito al Comune di Spoltore per aver compreso l’importanza del progetto di filiera agricola e averlo condiviso operativamente con l’apertura dei mercati di Campagna Amica e la sensibilizzazione della cittadinanza attraverso l’importante iniziativa degli orti urbani. A ritirare il premio è stato l’assessore Chiara Trulli.