L’Aquila. Il dipartimento di Ingegneria civile, edile-architettura e ambientale (Diceaa) dell’Università degli Studi dell’Aquila è stato inserito, dal Ministero dell’Università e della Ricerca, nella lista dei 180 dipartimenti di eccellenza 2023-2027.
Il Diceaa è uno dei 13 dipartimenti dell’area di Ingegneria Civile e Architettura a essere stati ammessi a finanziamento. Nella categoria, il dipartimento diretto dal professor Pierluigi De Berardinis, con sede nel polo accademico di Monteluco di Roio, si è piazzato al quarto posto, dietro, soltanto, Politecnico di Torino, IUSS di Padova e Iuav di Venezia e davanti a atenei di grande storia e tradizione come Trento, Napoli Federico II, Politecnico di Milano, Roma Sapienza, Pavia e Padova.
I dipartimenti di eccellenza sono stati istituiti dalla legge 232 del 2016, con l’obiettivo di individuare e finanziare, con cadenza quinquennale e nell’ambito delle 14 aree scientifico-disciplinari del Consiglio universitario nazionale (Cun), i migliori 180 Dipartimenti delle università statali. Si tratta di dipartimenti che spiccano per la qualità della ricerca prodotta e per la qualità del progetto di sviluppo, ai quali è destinato complessivamente un budget annuale di 271 milioni di euro.
Per la valutazione, l’Anvur, su richiesta del Mur, ha definito un “Indicatore standardizzato di performance dipartimentale” (Ispd). All’esito dell’ultima valutazione della qualità della ricerca (Vqr 2015-19), l’Agenzia ha quindi redatto una graduatoria preliminare dei migliori 350 Dipartimenti delle Università statali. In questa prima graduatoria, oltre al Diceaa, erano presenti anche altri due dipartimenti UnivAq: il dipartimento di Scienze Umane (Dsu, già insignito del titolo di dipartimento di eccellenza nel 2018) e il dipartimento di Scienze Fisiche e Chimiche (Dsfc).
Le università statali di appartenenza dei dipartimenti collocati nelle prime 350 posizioni della graduatoria hanno quindi presentato domanda per ottenere il finanziamento.
I progetti presentati sono stati sottoposti alla valutazione di una commissione, composta da sette componenti. La commissione combinando il punteggio dell’Ispd (massimo 70 punti) e la valutazione dei progetti (massimo 30 punti) ha stilato una graduatoria finale dei 180 dipartimenti di eccellenza, tenendo conto del numero massimo di dipartimenti finanziabili per ciascuna delle 14 aree Cun (Consiglio universitario nazionale).
I 180 Dipartimenti selezionati potranno contare, in relazione al quintile dimensionale in cui sono collocati, su una dotazione finanziaria variabile tra di 1,620 milioni euro annui e 1,080 milioni euro annui per cinque anni.
“Il progetto che abbiamo presentato e che è stato premiato”, ha spiegato il direttore del dipartimento, il professor Pierluigi De Berardinis “ha un forte legame con il territorio. Prevede, infatti, la fondazione di un Centro di Ricerca Roots (Centro di ricerca rigenerazione sostenibile e sviluppo) sulla rigenerazione sostenibile dell’ambiente costruito in contesti fragili anche post emergenziali, dotato di un centro di documentazione e di un laboratorio sui materiali da riuso (Recupero, riuso, riciclo) e da filiera locale. Lo scopo del centro di documentazione è quello di divulgare i dati e i risultati delle attività di ricerca. Il laboratorio ha il fine di rappresentare una realtà di eccellenza ed innovazione innestate su modelli di economia circolare espressi da filiere che gravitino sull’uso di delle risorse locali”.
“Le trasformazioni dell’ambiente costruito, legate a cause naturali, ovvero associate al cambiamento climatico, alle emergenze pandemiche, alla crisi economica, alle crisi umanitarie”, ha proseguito De Berardinis, “sollecitano specifiche istanze sulla valutazione e gestione dei rischi, sulla prefigurazione di nuovi scenari e criticità, sulla predisposizione di piani, azioni e modalità di intervento. Talune risposte devono trovarsi nel recupero dell’esistente, nell’innovazione, nella gestione sostenibile dell’ambiente costruito e naturale. Di qui Il progetto di Dipartimento di Eccellenza assume come riferimento gli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e, in particolare, rispetto di tradizioni, specificità locali e valori culturali, storici e paesaggistici e diviene la matrice di processi sostenibili di sviluppo economico, sociale e culturale”.
“Al fine di stabilire strategie di validità generale” conclude De Berardinis “il progetto considera come riferimento e luogo di sperimentazione il proprio territorio di influenza, il quale assurge a caso di studio, da cui evincere pratiche organizzative e procedurali di validità generale, nazionale ed internazionale, che includano il coinvolgimento dei principali portatori di interesse”.
Il rettore dell’Università degli studi dell’Aquila, professor Edoardo Alesse, esprime “grande soddisfazione per il risultato riportato dal dipartimento di ingegneria civile, edile-architettura, ambientale non solo per l’evidente eccellenza scientifica raggiunta, ma anche anche per l’importante azione di terza missione che tale struttura di eccellenza ha messo e continuerà a mettere a disposizione delle istituzioni e di un territorio che deve ancora completare la sua traiettoria di ricostruzione e rifunzionalizzazione”.