L’Aquila. Ancora tanti, in Abruzzo, i casi di influenza stagionale e virus respiratori: la regione è quella con l’incidenza – cioè il numero di sindromi influenzali per mille assistiti – più alta d’Italia, con una soglia di intensità definita “molto alta”. Il dato, comunque in calo rispetto alla settimana precedente, in cui è stato raggiunto il picco, è pari a 21,23 (sette giorni fa era 21,76) e colloca la regione al primo posto, seguita dalla Sardegna (20,23).
E’ quanto emerge dal bollettino della sorveglianza RespiVirNet dell’Istituto Superiore di Sanità, relativo alla prima settimana del 2024, cioè al periodo 1-7 gennaio. La fascia di popolazione più colpita, in Abruzzo, è quella 0-4 anni, per la quale l’incidenza è pari a 55,31 casi per mille assistiti (una settimana fa 62,35). Seguono quella 5-14 anni, con un’incidenza pari a 29,98 (la settimana scorsa era 26,25 ), quella 15-64 anni (19,71; sette giorni fa 21,25) e la popolazione over 65 (15,01; la settimana scorsa 17,36). Dopo due settimane consecutive con intensità alta, la 50/ma e la 51/ma del 2023, e una, la 52/ma, con intensità “molto alta”, la classificazione, nella prima settimana dell’anno, è invariata, seppure a fronte di un lieve miglioramento. A livello nazionale, nella prima settimana del 2024 si osserva un netto calo dell’incidenza che è pari a 16,5 casi per mille assistiti. Il picco di incidenza di sindromi simil-influenzali (Ili) in Italia è stato raggiunto nell’ultima settimana del 2023 con un valore di 18,3 casi per mille assistiti. L’incidenza è in netta diminuzione nelle fasce di età pediatriche e maggiormente nei bambini al di sotto dei cinque anni ed è stabile negli adulti e negli anziani.