L’Aquila. “Gli infermieri Inps continuano a chiedere che sia rivisto il loro inquadramento contrattuale che, con l’attuale inserimento nell’ area C, ovvero come dipendenti amministrativi, e non come operatori professionali, così come si dovrebbe, vengono penalizzati sotto diversi aspetti, non ultimo quello del trattamento economico e del mancato rimborso della quota annuale di iscrizione all’Albo professione (che secondo la normativa vigente è in capo al datore di lavoro)”, dichiara l’onorevole Carmela Grippa..
“Non essendo inseriti contrattualmente nel profilo sanitario dell’Ente risultano esclusi dal Bonus Baby Sitter, tanto che l’ente considera la loro attività indifferibile e quindi non sono autorizzati allo smarworking. Per questo, si sono rivolti alla deputata Carmela Grippa che, dopo alcune conversazioni, con una loro rappresentante ha presentato una interrogazione al ministro per la pubblica amministrazione Brunetta e a quello della salute Speranza perché si prendano presto provvedimenti per allineare la loro posizione lavorativa equiparandola a quella dei medici. Così la deputata pentastellata: “E’ assolutamente da rivedere la situazione contrattuale degli infermieri dipendenti Inps. Con l’interrogazione ho solo voluto formalizzare con un primo atto su un tema che porterò avanti anche chiedendo un successivo incontro ai ministri per spiegare i dettagli tecnici della vicenda e trovare insieme una soluzione. Sono dipendenti amministrativi come inquadramento contrattualistico ma sono stati inseriti, al pari dei medici, nella stessa programmazione del piano vaccinale contro il Covid-19. È importante superare questa attuale collocazione per i circa 400 infermieri dell’Istituto. È un riconoscimento per tutto il prezioso lavoro che svolgono”, conclude.