L’Aquila. È stata depositata nei giorni scorsi la richiesta di rinvio a giudizio a carico del primo cittadino dell’Aquila. Massimo Cialente sarebbe accusato di di «induzione indebita a dare o promettere utilità». Nei prossimi giorni l’udienza preliminare nella quale il giudice discuterà la richiesta di rinvio a giudizio. Risulta indagato anche il funzionario comunale Fabrizio De Carolis. Il tutto nasce da una presunta pressione esercitata dal sindaco per far pagare gli stati di avanzamento lavori ad alcune imprese, in particolare, per la realizzazione dei lavori di ricostruzione del condominio Cappelli da parte della ditta Palomar che era subentrata alla ditta Consta. Il sindaco, secondo le accuse, avrebbe indotto il funzionario comunale, addetto al settore ricostruzione privata, al rilascio dei nulla osta necessari al pagamento di alcuni Sal (Stati avanzamento lavori) per centinaia di migliaia di euro, che prima si era rifiutato di pagare per assenza di una attestazione di avvenuto pagamento di fornitori e subappaltatori da parte di Consta. L’induzione, secondo le tesi della Procura, sarebbe consistita nel telefonare al dipendente comunale in presenza dei legali di Palomar, palesandone la circostanza e dicendo che doveva dare un’accelerazione al pagamento degli stati di avanzamento dei lavori.