Sulmona. La senatrice Gabriella Di Girolamo interviene sull’incontro tra le parti sindacali e la Magneti Marelli a Sulmona. “Con riferimento all’incontro di ieri, da me promosso con le parti sindacali, con attenzione alla situazione lavorativa nello stabilimento peligno della Magneti Marelli, voglio ringraziare per l’apporto dato al dibattito, FIOM – Cgil, UILM – Uil e UGL Metalmeccanici, e per essere intervenute con i loro rappresentanti regionali, provinciali ed rsa, per i propri iscritti. Mi rammarico, d’altro canto, della mancata partecipazione della FIM – Cisl unica assente, dichiaratamente dissociatasi dall’iniziativa e con lei, purtroppo, i lavoratori che essa rappresenta.
Alla discussione ha partecipato anche il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Giorgio Fedele, ed ho ascoltato con attenzione gli interventi di alcuni lavoratori presenti in sala.
Nell’approfondito resoconto e nelle esposizioni sulle problematiche relative al disagio dei lavoratori, sottoposti a turnazioni e condizioni di lavoro estremamente oberanti, è emerso con forza anche il problema di quale sia il reale stato di salute dell’azienda peligna, e perciò la sua oggettiva prospettiva futura.
Se da un lato sono stati, infatti, sottolineati i problemi e le cause della vetustà dei macchinari e della inadeguatezza della loro manutenzione, dall’altro è stato chiaramente prospettato che il destino dello stabilimento peligno è legato ai piani aziendali, alle programmazioni nazionali definite negli accordi fra l’azienda e i sindacati.
Nel prendere atto sia delle dichiarate difficoltà lavorative sia delle preoccupazioni sul futuro, ho dato piena disponibilità a fare da tramite per gli opportuni contatti e colloqui fra le parti sindacali ed il Ministero dello Sviluppo Economico.
Al riguardo è intervenuto il Consigliere Fedele concludendo come segue:
“E’ fondamentale capire quali sono le azioni che la nuova proprietà intende intraprendere per consolidare il futuro dello stabilimento di Sulmona. A poter pesare sulle future prospettive è infatti, da un lato, la situazione di mono-committenza nei confronti di FCA e, dall’altro, la necessità di investimenti. E’ questo il momento per intervenire quando c’è ancora margine di manovra, dovendo conciliare le scelte della proprietà con la sicurezza dei lavoratori nell’immediato e, in prospettiva futura, con la tutela dei livelli occupazionali. Come per le altre realtà industriali, anche per le vicende della Magneti Marelli di Sulmona è necessario il coinvolgimento di tutto il territorio, inclusa la Regione Abruzzo che ad oggi è rimasta ingiustificatamente inerte”.