Lanciano. Il Gup di Lanciano, Marina Valente, ha rinviato a giudizio per abuso d’ufficio il manager della Asl di Lanciano Vasto Chieti, Pasquale Flacco, il dirigente Asl Tiziana Spadaccini – finita ai domiciliari nel marzo del 2017 – Stefano Maria Spadano dell’ufficio legale Asl e la dipendente Rita Pantaleone in merito alla maxi liquidazione da parte della Asl alla società Publiclean per il servizio di lavanderia dal 2009 al 2015.
Sono stati invece prosciolti dall’accusa di riciclaggio di denaro, perché il fatto non sussiste, l’imprenditore Antonio Colasante, responsabile della Publiclean e unico ad essere finito in carcere, e altri quattro responsabili di società della Colasante Group – Enio Colasante, Sonia Pace, Vamillo Desiderioscioli e Costantin Gogonea – sui cui conti erano transitati gli oltre due milioni 130 mila euro ritenuto il surplus del dovuto per il servizio di lavanolo delle lenzuola degli ospedali e dei camici dei medici su 4,5 mln totali del bando di gara.
Il Gip ha disposto inoltre il dissequestro della villa di Colasante in Sardegna che, secondo l’indagine, era stata acquistata con la maggiorazione dei soldi ottenuti dalla Asl. Infine, il gup ha disposto la trasmissione degli atti in Procura perché provveda a imputare anche Colasante di concorso in abuso d’ufficio.