Città Sant’Angelo. Non avrebbe rappresentato “un pericolo persistente di inquinamento” l’incendio che ha distrutto un capannone, il cui tetto era probabilmente in amianto, avvenuto a Città Sant’Angelo, sulla strada Lungofino. Lo fa sapere il sindaco, Gabriele Florindi. La struttura, un deposito della ditta Faber, che produce, tra l’altro, sedie e tavoli, è andata a fuoco ieri sera e la copertura è crollata a causa delle fiamme. Dopo l’incendio, il primo cittadino, nel pomeriggio, ha convocato un tavolo tecnico in Comune, cui hanno preso parte oltre al sindaco e all’amministrazione, dirigenti e funzionari dell’Agenzia regionale per la tutela ambientale (Arta) e del Dipartimento di Prevenzione della Asl di Pescara.
Al termine dell’incontro, Florindi fa sapere che “alla luce dei dati in possesso l’incendio non ha rappresentato un pericolo persistente di inquinamento; per quanto riguarda la copertura del capannone incendiato, presumibilmente in cemento amianto, collassata in seguito all’incendio, la dispersione di frammenti ha avuto un raggio massimo di circa 15 metri dall’incendio e le condizioni atmosferiche caratterizzate da pioggia hanno contenuto la potenziale diffusione di inquinanti”.
“In attesa della conferma della presenza di amianto nei materiali di copertura – prosegue – la Asl ha ritenuto comunque necessario indicare di disporre la bonifica dell’area con rimozione dei materiali di rifiuti presenti, previa messa in sicurezza entro un raggio di 15 metri dalla porzione di capannone oggetto dell’incendio”. Sull’episodio sono in corso accertamenti da parte dei Carabinieri della Compagnia di Montesilvano (Pescara), agli ordini del capitano Luca La Verghetta. Si attende il sopralluogo dei Vigili del Fuoco, finalizzato ad appurare quale sia l’origine del rogo. L’incendio – l’allarme è stato lanciato attorno alle 21.30 di giovedi scorso dagli automobilisti in transito che hanno visto le fiamme e il fumo – è stato domato dopo diverse ore di lavoro dei vigili, intervenuti con più squadre.