L’Aquila. Sul vasto incendio della scorsa settimana a Campo Imperatore nel Gran Sasso la Stazione Ornitologica Abruzzese (Soa) onlus ha depositato un nuovo esposto alla procura della repubblica dell’Aquila, dopo quello del 1 agosto, e alla Corte dei Conti. L’associazione punta il dito sul ruolo degli enti (dall’ente Parco alla Camera di commercio dell’Aquila), sulla mancanza della Valutazione d’incidenza ambientale e sull’organizzazione della Rassegna degli ovini che il giorno del rogo ha richiamato nella zona circa 30mila visitatori e qualche centinaio di bancarelle autorizzate. L’innesco dell’incendio – ricorda la onlus nell’esposto – “sembrerebbe partito da un’area immediatamente circostante la strada tra Fonte Macina e Fonte Vetica, a pochissima distanza dagli stand della rassegna, nelle aree di solito occupate da auto/camper/moto che vi parcheggiano (seppur contra legem) proprio in occasione di tale evento”.
La Soa ha anche allegato una lettera che assieme all’Associazione Nuovo Senso Civico aveva inviato lo scorso giugno alla Regione Abruzzo, ai Parchi e per conoscenza alle procure abruzzesi, sulla disponibilita’ di mezzi adeguati d’intervento e sulle responsabilita’ alla luce della riforma della legge della Protezione civile. La onlus chiede di individuare, oltre alle responsabilita’ di chi ha materialmente innescato l’incendio, eventuali omissioni, errori e ritardi da parte dei vari enti che potrebbero aver impedito di prevenire l’evento o almeno ridurne gli effetti.