Roseto degli Abruzzi. A seguito del vasto incendio che ha colpito la Riserva Naturale del Borsacchio lo scorso 28 luglio, l’associazione Le Guide del Borsacchio APS ha commissionato e inviato al Comune una dettagliata relazione tecnica, sollecitando l’iscrizione delle aree danneggiate nell’anagrafe dei territori percorsi dal fuoco. Il report, redatto dal ricercatore scientifico Alessandro Paterna (presidente di OPHIS), documenta in modo approfondito i gravi danni ambientali subiti.
L’incendio ha devastato oltre 25.000 metri quadrati di area retrodunale. Il sopralluogo, avvenuto a 96 ore dall’evento, ha documentato la scomparsa di specie vegetali tipiche come il giglio di mare (Pancratium maritimum) e il verbasco del Gargano (Verbascum niveum). I danni maggiori, tuttavia, riguardano la fauna. Sono state rinvenute carcasse di specie protette da leggi regionali, nazionali e internazionali, tra cui il colubro di Esculapio (Zamenis longissimus) e il rospo comune (Bufo bufo). Tra i resti sono state trovate anche tracce di un canide, verosimilmente una volpe (Vulpes vulpes).
Il report evidenzia come il fuoco abbia distrutto non solo la vegetazione, ma anche un “impressionante numero di tane e gallerie nel suolo”, compromettendo l’intera stagione riproduttiva di diversi gruppi animali, dai piccoli mammiferi ai rettili. L’incendio, conclude il documento, è destinato a generare “effetti a lungo termine sulla catena alimentare e alla riproduzione delle specie”.
A fronte di questa situazione e della segnalata mancanza di un’adeguata messa in sicurezza dell’area, Le Guide del Borsacchio chiedono all’amministrazione comunale:
- L’iscrizione immediata delle aree percorse dal fuoco nel catasto comunale, con i vincoli previsti per legge.
- La messa in sicurezza e il ripristino ambientale dei territori colpiti.
- L’attivazione di una sorveglianza costante, anche da remoto, da parte degli enti statali e delle forze dell’ordine per prevenire ulteriori danni e atti di vandalismo.