L’Aquila. Il sindaco di Firenze, futuro presidente del consiglio, Matteo Renzi non è ancora stato incaricato ufficialmente dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, di formare il nuovo governo. Eppure da ieri si rincorrono voci sulle “prove tecniche” che il “rottamatore” starebbe facendo per la formazione di una nuova squadra in grado di rilanciare il paese e accompagnarlo fino al 2018. Nella nuova compagine non mancheranno certo gli abruzzesi. Nel governo Letta Gaetano Quagliariello, abruzzese d’adozione, ricopriva il ruolo di ministro per le Riforme, Giovanni Legnini occupava il posto di sottosegretario all’Editoria, e poi c’era il capo della segreteria del ministro dell’Ambiente, Michele Fina e la senatrice Stefania Pezzopane e l’onorevole Filippo Piccone tra i banchi della maggioranza. Ora che le carte stanno per essere rimescolate non si sa come andranno le cose. Quagliariello, sostenuto da Piccone e dal Nuovo centrodestra, potrebbe essere riconfermato al ministero per le Riforme, su cui Renzi punta molto. In forse potrebbe essere invece il ruolo di Legnini da tempo corteggiato dal Campidoglio dove il sindaco Ignazio Marino lo vorrebbe come assessore al Bilancio. Non è stata confermata ancora la poltrona del ministro dell’Ambiente, Andrea Orlando del Partito democratico che però potrebbe andare a un altro “Giovane turco”, Matteo Orfini. Il neo ministro potrebbe riconfermare Fina come suo capo della segreteria, ma ancora l’incertezza prevale. Per la Pezzopane e Piccone si potrebbe aprire, invece, una nuova partita. Dopo il no dell’ex presidente della Provincia dell’Aquila alla corsa verso l’Emiciclo non è escluso che per lei possano aprirsi le porte di qualche sottosegretariato che Renzi dovrà nominare. Stessa cosa potrebbe accadere per il numero 1 del Nuovo centrodestra in Abruzzo. Sfumata la ricandidatura a sindaco di Celano Piccone si potrebbe dedicare all’attività di governo più intensamente essendo, tra l’altro, uno degli uomini fidati di Angelino Alfano. Ipotesi e supposizioni che nelle prossime ore potrebbero concretizzarsi con l’ok di Napolitano al nuovo governo. (e.b.)