San Benedetto dei Marsi. Inaugurato questa mattina a San Benedetto dei Marsi il Lago d’Oro dei fratelli Luigi e Nicola D’Apice, il più grande stabilimento di produzione e lavorazione di finocchi d’Europa.
Al taglio del nastro erano presenti il vicepresidente della Regione Abruzzo con delega all’agricoltura, Emanuele Imprudente, l’assessore regionale Mario Quaglieri, il consigliere regionale e capogruppo di Fdi, Massimo Verrecchia, il consigliere regionale di Forza Italia Simone Angelosante, l’onorevole Nazario Pagano il direttore e il presidente di Confagricoltura L’Aquila, rispettivamente Stefano Fabrizi e Fabrizio Lobene, il sindaco di San Benedetto, Quirino D’Orazio, il sindaco di Pescina, Mirko Zauri, il sindaco di Gioia dei Marsi, Gianluca Alfonsi, il sindaco di Trasacco, Cesidio Lobene e il sindaco di Civitella, Pierluigi Oddi.
“L’agricoltura è lo scheletro d’Italia, senza la campagna è un paese che non esiste. L’Italia oggi produce il 75% di quello che mangia, ma dobbiamo metterci nelle condizioni di produrre il 100%. Per esempio qui dalla Marsica possiamo dire che siamo leader mondiali nella produzione del finocchio, e che siamo in una terra d’eccellenza, ma molti non lo sanno e non ci gratifichiamo di questo. I tedeschi per molto meno si esaltano e noi invece non siamo capaci di dirlo al mondo”.
Lo ha affermato il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti durante l’inaugurazione del nuovo stabilimento ‘Lago d’Oro’ di San Benedetto dei Marsi, che è la più grande azienda europea di trasformazione e lavorazione dei finocchi.
“È anche vero però – ha poi spiegato “che siamo stati capaci anche di rimettere al centro della politica il nostro settore, di far tornare l’agricoltura al centro del dibattito, e che quindi ora c’è un Governo che ci ascolta”.
Giansanti ha poi ribadito che “il made in Italy è bello, ma non mi piace essere secondo dietro la Germania. Nella riunione interministeriale con MIse e Agricoltura dei giorni scorsi abbiamo posto 10 punti, che vanno dal carrello della spesa a leggi che garantiscano un equo reddito a tutta la filiera, passando per un rafforzamento delle politiche di export”. A ciò bisogna aggiungere le politiche di formazione del personale, e l’innovazione digitale “che è fondamentale per i piccoli come per i grandi imprenditori. E complessivamente un grande piano di comunicazione”.
“Il Governo regionale ha la consapevolezza che l’agricoltura è lo strumento più importante per la crescita del territorio abruzzese”. Ha dichiarato l’assessore all’Agricoltura Emanuele Imprudente.
“E’ in crescita, e quando tutti parliamo di made in Italy dobbiamo anche ricordarci che servono politiche di sostegno. Fn qui non si erano mai fatte scelte strategiche, ma noi abbiamo cercato di invertire la rotta: in Abruzzo l’agricoltura è un assett strategico”. Questa regione deve anche guardare all’internazionalizzazione, e deve investire sempre di più in promozione; basta con la demagogia che si sprecano soldi. Abbiamo investito nel Napoli a Castel di Sangro e ora vincono lo scudetto, il Giro d’Italia starà 3 giorni e non sarà solo i trabocchi: la promozione conquista i mercati, esattamente con al Vinitaly abbiamo presentato l’Abruzzo intero come brand e non un singolo territorio”.
Il Lago d’Oro ha una produz