Rocca di Mezzo. La campagna culturale “Rocce, le donne e la storia” ha dato spazio al terzo appuntamento avvenuto nella giornata odierna. Dopo le due rocce precedentemente dedicate nei comuni di Pizzoli e Tornimparte, alla figura di Natalia Ginzburg – alias Alessandra Tornimparte, la mattinata di una bella domenica di sole ha visto la scopertura della Roccia che onora le donne rocchigiane. La cerimonia ha visto la partecipazione di , cittadini e turisti, rappresentanti delle Forze dell’Ordine, del sindaco di Rocca di Mezzo Mauro Di Ciccio, dell’onorevole Stefania Pezzopane, madrina della campagna culturale, di Agostino Del Re, direttore Cna provincia dell’Aquila, di don Vincenzo Catalfo, parroco del popoloso comune montano, di Gilda Panella per “TerraMadre”, di Loredana Agnifili per “Monti Naviganti”. La campagna culturale nata da un protocollo d’intesa tra Cna della provincia dell’Aquila e la libera associazione TerraMadre, intende valorizzare le donne ed il loro operato nel corso della storia. Non solo letterate, scienziate, ma anche tutte quelle donne che con il loro fare positivo e produttivo hanno inciso in senso costruttivo nei territori e sulle comunità di riferimento, contribuendo quindi alla crescita e alla civiltà del Paese. Oggi, a Rocca di Mezzo, si è quindi reso onore a tutte le donne rocchigiane, alla loro forza, alla determinazione, alle capacità e alla generosità; sulla Roccia, inaugurata in piazza Principe di Piemonte è riportato un inciso di Ignazio Silone [ da “Abruzzo. La terra e la gente.” ] che ne esalta il valore: “A me accadde in occasione di un fatto tragico in un quartiere popolare di Roma, al quale assistetti casualmente, di osservare il comportamento semplice e coraggioso di una donna. Anche lei era estranea all’evento luttuoso, ma dimostrava tanta cura, generosità e gentilezza verso gli infelici che ne erano rimasti colpiti, da suscitare la muta ammirazione di tutti. Era una donna anziana, di evidenti umili condizioni. Prima di allontanarmi dal luogo, mi permisi di chiederle di dove fosse. “Abruzzese”, mi rispose. Insistei: “Di dove?”. “Di Rocca di Mezzo.” Non mi sorprese.” Presto nuove Rocce sui territori per rendere onore all’operosità, alle capacità e alla forza delle donne, per rendere loro il giusto spazio e il meritatissimo riconoscimento nella storia; perché la storia, appunto, sia raccontata e tramandata nella sua interezza.