Sulmona. Il provvedimento della Lega approvato in Regione e che dovrebbe servire a garantire gli allevatori e gli agricoltori abruzzesi dagli speculatori del nord e della mafia catanese, a detta di Franco Casciani e Teresa Nannarone, rispettivamente segretario e presidente del Circolo Pd di Sulmona, è un primo passo avanti affinché si blocchi la percezione “truffaldina” dei contributi europei a scapito dell’economia locale. “Il Circolo del Partito Democratico di Sulmona”, spiegano,” unitamente al Partito provinciale e regionale, ha per primo sollevato la questione investendo direttamente il Parlamento europeo attraverso l’onorevole Andrea Cozzolino a giugno 2019. L’interrogazione del parlamentare Pd e la risposta dell’Europa hanno fatto sì che si chiarisse definitivamente circa la competenza degli Stati membri e non dell’UE. Nonostante l’emergenza in corso e la conseguente parziale paralisi delle attività e degli enti, il Partito democratico auspica comunque che, fatto questo primo passo, la Regione si attivi affinché anche l’Abruzzo si doti di un protocollo contro le mafie volto ad impedire le infiltrazioni della criminalità organizzata e a tutela del sistema economico abruzzese. Anzi, come è noto, è proprio durante le tragedie che la criminalità tenta di forzare i comparti ancora sani della società per lucrare proprio sui drammi che la popolazione è costretta ad affrontare”.
“In tal senso e per più giorni”, continua il Pd di Sulmona,” l’allarme è stato lanciato ripetutamente dai magistrati più autorevoli: Nicola Gratteri, Donato Di Matteo e Federico Cafiero De Raho. Anche l’europarlamentare del Pd Franco Roberti, già procuratore nazionale antimafia, nel convegno tenutosi ad ottobre a Sulmona disse, e lo ha ribadito all’iniszio dell’emergenza, che le mafie usano un sistema che ha già funzionato per gli appalti post terremoti e che vede un intreccio complice tra mafia, politica e imprenditoria. Ci auguriamo pertanto che la Regione Abruzzo si doti immediatamente di un osservatorio per monitorare e attualizzare gli strumenti di contrasto a protezione dell’economia legale, in collaborazione con prefetture, forze dell’ordine, associazioni di categoria e organizzazioni sindacali, che intercetti immediatamente le tendenze evolutive dei fenomeni criminali di tipo mafioso nella fase emergenziale e post-emergenziale”.
“Non è accettabile difatti”, conclude il Pd,”che la criminalità organizzata tenti di piegare l’emergenza sanitaria ai profitti illeciti, ed è pericolosissimo che, nonostante gli allarmi lanciati dai magistrati in prima linea, non si adottino precauzioni come d’altronde sta già avvenendo in altre Regioni”.