Popoli. Oltre mille persone hanno sfilato lungo le strade di Popoli, rivendicando il diritto alla salute e gridando che l’ospedale popolese non si tocca e non deve essere chiuso. A marciare nel folto corteo in cui erano presenti persone di ogni età, tra associazioni e movimenti, hanno sfilato anche i sindaci della Valle Peligna, tra cui Pratola, Corfinio, Vittorito e Bussi oltre naturalmente al primo cittadino di Popoli, Concezio Galli. Anche i commercianti hanno voluto dare il loro contributo abbassando le saracinesche delle proprie attività. Promotore della manifestazione è stato il movimento ‘Avanti tutta indietro non si torna’, sorto dall’indignazione dei cittadini che scongiurano il ridimensionamento del presidio ospedaliero popolese. Il corteo è partito dalla chiesa della Madonna della Pace fino all’ospedale dove i partecipanti si sono raccolti per fare il punto della situazione. I cittadini hanno chiesto con forza il diritto a curarsi alla stregua dei paesi della costa. “Partiamo da questa grande e commovente manifestazione per l’inizio di un percorso che dovrà portare la Regione a un ripensamento sull’ospedale di Popoli ¬ affermano decisi dal comitato – un presidio ospedaliero che dovrà mantenere gli stessi servizi avuti nel passato pronto soccorso incluso. Un ospedale quello di Popoli che dovrà essere potenziato nel settore ambulatoriale e dei servizi”. Grande soddisfazione per una manifestazione che ha coinvolto il Centro Abruzzo è stata espressa dal sindaco Concezio Galli. “L’amministrazione comunale di Popoli ribadisce la piena contrarietà al piano di riordino sanitario approvato dalla Regione ¬ ha ribadito il primo cittadino popolese ¬ e la dimostrazione di ciò è il ricorso al Tar che abbiamo presentato contro il decreto commissariale. Inoltre stiamo impugnando anche la delibera della Asl perché le scelte che sono state fatte sono ancora più penalizzanti rispetto al piano della Regione. Siamo ancora aperti a proposte da parte del governo regionale e dell’assessore alla Sanità Silvio Paolucci ¬ conclude Galli ¬ che garantiscano il diritto alla salute dei cittadini. Se ciò non dovesse essere non faremo sconti a nessuno e ce lo Io ricorderemo al momento opportuno in particolare alle elezioni perché i cittadini dell’Abruzzo interno non sono cittadini di serie B”.