Varna. E’ il momento delle celebrazioni pucciniane, nell’anno del centenario della morte, anche all’Opera di Stato di Varna, in Bulgaria, dove la sovrintendente, Daniela Dimovaha, ha affidato la bacchetta nel credo musicale del compositore abruzzese Jacopo Sipari, di Pescasseroli.
Due le serate che vedranno per la prima rappresentati il primo e il terzo atto Il Tabarro e Gianni Schicchi e nella seconda Suor Angelica e un omaggio al grande Nizinskij sulle tracce della rappresentazione londinese del 1920 al Covent garden, quando lo Schicchi fu accoppiato ai ballets russes di Diaghilev.
“Puccini realizza un miracolo – ha dichiarato il Maestro Jacopo Sipari, che dirigerà il titolo anche il 26 giugno al Summer Festival di Varna con le scene del Festival Puccini, unitamente alla Bohème del 6 luglio con la Krassimira Stoyanova nel ruolo di Mimì – in musica, parla di noi o, per meglio dire, ha il coraggio di gridarci in faccia quello che tutti noi ci affanniamo a nascondere. Era il 1918 quando questo capolavoro andò in scena la prima volta. Il mondo stava uscendo a pezzi dalla Prima guerra mondiale e la gente si era dimenticata dell’amore, il sentimento che aveva reso grande proprio Puccini. Oggi il mondo è di nuovo sconquassato dalla guerra che sta sfiorando proprio la terra bulgara, riaffermando, così la modernità e l’ universalità di quest’opera attraverso l’antinomia amore e morte che lega le tre opere.
Il Trittico, in cui incontrerò la voce di Kiril Manolov, che sarà Schicchi, ed è voce cara a Riccardo Muti, è composto da tre partiture alle quali sono particolarmente legato poiché lo diressi in occasione del centenario dalla sua composizione al Festival Puccini e rappresenta simbolicamente il viaggio introspettivo che sto compiendo in quest’anno pucciniano, in cui mi trovo a portare in giro per il mondo il segno iridescente della musica di Giacomo Puccini”.