Serra. Serra, oggi frazione di Rocca Santa Maria ed un tempo di Rocca Bisegna, è un paese fantasma dove vive una sola persona. In provincia di Teramo a quota 1100 metri, Serra si trova all’interno del territorio del parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Il paese, con un solo residente, è oggi al centro di un progetto di recupero. Durante l’estate tornano nel paese alcune persone per trascorrere qualche giorno di vacanza in pieno relax ed immersi nella natura, ma nel lungo e gelido inverno abruzzese è abitato da un solo uomo.
Un uomo che ricorda il nonno di Heidi, che abitava da eremita in un villaggio di montagna. Il borgo è stato un tempo protagonista di una tradizione che richiamava molta gente dai paesi limitrofi: l’Ascensione, che si svolgeva nel mese di maggio. Le persone che percorrevano la strada a piedi per raggiungere il paese Serra, dovevano raccogliere tutte le lumache che trovavano lungo il percorso. C’era la convinzione che nelle lumache vi fossero le anime del Purgatorio, che una volta portate in paese, sarebbero poi state graziate e purificate dai peccati. Dopo i riti religiosi, tutti si intrattenevano nel borgo e consumavano il pranzo che avevano preparato. Il paese apparteneva all’antica Università di Rocca Bisegna, assieme alle frazioni e ai territori di Faiete-Cona Faiete, di San Biagio, di Pomarolo e di Macchia Santa Cecilia. Luigi Ercole, con il suo Dizionario stampato nel 1804, ci fa sapere che gli abitanti di Serra in quel periodo erano 38. Nel 1841 gli abitanti erano saliti a 44. Il progetto il recupero del borgo prevede di farne un albergo diffuso, in rete anche con i borghi di Martese e di Valle Pezzata. Il paese si sviluppa in lunghezza, con case adiacenti all’unica strada del paese.