Chieti. Tornano sabato 13 e domenica 14 ottobre 2018 le Giornate FAI d’Autunno, grande evento realizzato dai Gruppi FAI Giovani, che consente la visita a luoghi solitamente inaccessibili, tra palazzi nobiliari, aree archeologiche, borghi che custodiscono antiche tradizioni, monumenti ai caduti, chiese, musei e centri storici che svelano spazi sorprendenti e sconosciuti della nostra regione.
Un weekend in cui soffermare lo sguardo, spesso sfuggente e distratto, sulle bellezze poco conosciute e inaccessibili del nostro Paese, grazie agli itinerari tematici e alle aperture speciali proposti dal FAI – Fondo Ambiente Italiano. In Abruzzo sono 51 i luoghi della cultura aperti al pubblico in 12 borghi tra i più interessanti della regione e le visite saranno guidate dai volontari Fai, da Apprendisti Ciceroni delle scuole del territorio o, in alcuni casi, dal personale della struttura.
Le Giornate FAI d’Autunno raccontano la straordinaria varietà di un’Italia che sempre di più si riconosce nella vastità del suo patrimonio culturale e nella ricchezza della sua storia. Attraverso questo importante evento l’Italia ritrova la propria identità e ci fa sentire tutti parte di uno stesso grande e meraviglioso Paese, considerato il bene comune di ogni italiano.
Il presidente Regionale FAI Abruzzo e Molise Massimo Lucà Dazio riguardo l’iniziativa “siamo molto soddisfatti del grande sviluppo delle Giornate FAI d’Autunno in Abruzzo e dei tanti punti di interesse aperti in queste due giornate. Auspichiamo quindi una partecipazione di pubblico altrettanto importante e ci auguriamo che i beni visitati restino negli occhi e nel cuore dei visitatori tanto da spingerli ad una partecipazione attiva per la loro tutela e valorizzazione.”
La vastità e l’enorme fragilità di un patrimonio che invecchia sommate a incuria, negligenza, inconsapevolezza, perdita di antichi saperi, indolenza mettono sempre di più a rischio i nostri beni artistici e paesaggistici, insieme alla nostra storia, alla nostra identità e alla nostra sicurezza. Per arginare questo pericolo, dobbiamo imparare a proteggere le nostre bellezze, non solo, attraverso grandi restauri, ma anche prendendoci cura del nostro patrimonio ogni giorno con attività di manutenzione ordinaria e programmata che, in molti casi, permettono di rallentare il degrado, prevenire i danni e ridurre i rischi derivanti dall’ambiente, consentendo anche un rilevante risparmio economico sul lungo periodo.
Conoscere la storia e le caratteristiche dei luoghi e degli edifici, essere consapevoli dell’interazione con l’ambiente e degli effetti negativi di una mancata manutenzione, osservare i mutamenti e i segnali che provengono dal paesaggio e dai manufatti, pianificare interventi piccoli e frequenti secondo un ordine di priorità e in base alle risorse disponibili.
Per poter portare avanti questo impegno fino al 31 ottobre è stata promossa la campagna nazionale di raccolta fondi “Ricordati di salvare l’Italia”, con cui il FAI invita le persone a partecipare alla sua missione: sul sito www.fondoambiente.it sarà dedicata ai nuovi iscritti la speciale quota di iscrizione di 29 euro anziché 39. Inoltre, in accordo con la campagna #salvalacqua che il FAI promuove per sensibilizzare i cittadini sul valore di questa risorsa preziosa ma sempre più scarsa, quest’anno molti percorsi avranno come fil rouge l’acqua e tra i siti visitabili ci saranno numerosi mulini, dighe, cisterne, acquedotti e depuratori. Ogni regione ha i propri appuntamenti, ogni località le sue sorprese e anche quest’anno il catalogo dei luoghi aperti a tutti è molto vario e ricco di proposte.
Tutti i dettagli sulle aperture sul sito www.giornatefai.it e su www.fondoambiente.it, mentre di seguito sono indicate le specifiche relative alle aperture abruzzesi. Le iniziative si svolgeranno anche in caso di condizioni meteorologiche avverse salvo ove espressamente indicato.