AbruzzoLive
No Result
View All Result
INVIA ARTICOLO
AbruzzoLive
No Result
View All Result
AbruzzoLive
No Result
View All Result

In 400 alla diciottesima edizione del Sentiero della Libertà, successo della marcia internazionale

Redazione Cronaca di Redazione Cronaca
2 Maggio 2018
A A
130
condivisioni
1000
letture
FacebookWhatsapp
Consorzi di Bonifica Abruzzo, 8 milioni per infrastrutture green e sostenibili

Consorzi di Bonifica Abruzzo, 8 milioni per infrastrutture green e sostenibili

18 Dicembre 2025
Coronavirus, limitati gli accessi al Comune dell’Aquila. Ecco come contattare gli uffici

L’Aquila 2026, Comune e Provincia uniscono le forze per valorizzare cultura e territorio

18 Dicembre 2025

Sulmona. Si è conclusa domenica 29 aprile 2018 la XVIII edizione della marcia internazionale “Il Sentiero della Libertà /Freedom Trail”, con la partecipazione di oltre 400 marciatori. Una manifestazione nata il 17 maggio 2001 con l’inaugurazione dell’allora presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi e la presenza di centinaia di ex prigionieri alleati che intendevano ripercorrere fisicamente o anche solo mentalmente quel sentiero che li aveva condotti alla libertà. Da allora le edizioni del “Sentiero della Libertà” sono state accolte con particolare attenzione da numerose persone che ne apprezzano le motivazioni e la filosofia di vita, come memoria d’un passato da non dimenticare e un impegno per l’oggi e il domani nella realizzazione di valori fondamentali come l’affermazione della dignità umana, la solidarietà, la pace. Metaforicamente, la libertà può paragonarsi ad un sentiero. Quel sentiero di montagna, che nel 1943-1944, attraversava la linea Gustav, muro di separazione tra il nord e il sud d’Italia. Era il sentiero che da Sulmona giungeva a Casoli, valicando la Maiella, percorso da migliaia di prigionieri alleati in fuga dai campi di concentramento e da giovani italiani che si dirigevano verso il sud per combattere a fianco dell’esercito alleato. Un sentiero calcato con ansia e con fatica dai numerosi fuggiaschi che ne hanno raccontato la personale esperienza: da Libertà sulla Maiella di Uys Krige a Non aver paura di John Furman; da Spaghetti e filo spinato di John E. Fox a Fuga da Sulmona di Donald Jones e tante altre testimonianze veritiere e avvincenti. Tra le più importanti ci sono quelle desunte dal diario di Carlo Azeglio Ciampi, che affrontò la traversata nel marzo 1944 e curate ora dall’associazione “Il Sentiero della Libertà/Freedom Trail”. Pagine antologiche riportate nel libro “Terra di Libertà” a cura di Maria Rosaria La Morgia e Mario Setta, che hanno trovato enorme risonanza nel discorso dell’attuale Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il 25 aprile a Casoli. Viene delineato uno dei fenomeni più significativi e meno conosciuti dalla storiografia: la resistenza umanitaria, che, accanto alla resistenza armata realizzata dalla Brigata Maiella, costituiscono le fondamenta della nuova Italia. Forse, per questo la visita in Abruzzo del presidente Mattarella, il 25 aprile scorso, ha voluto sancire ufficialmente il rapporto tra l’Abruzzo e l’Italia nella memoria storica della Seconda Guerra Mondiale. Una memoria da consegnare ai giovani per la costruzione di un futuro a misura d’uomo. Per questo, il presidente Mattarella ha sottolineato la missione di tramandare la memoria ai giovani, obiettivo primario del “Sentiero della Libertà”. L’omonima associazione culturale, sotto la direzione della presidente Maria Rosaria La Morgia, ha lanciato per l’edizione 2018 la novità a carattere educativo e di piena partecipazione, espressa col motto “lasciamo a loro la parola”, perché fossero gli stessi alunni coordinati dagli insegnanti a riferire pensieri e storie nei vari momenti della manifestazione. E così è stato. Gli studenti provenienti da diverse città italiane, da Cuneo ad Ancona, da Lanciano e da altre provenienze, hanno preso la parola per illustrare sinteticamente fatti e personaggi: la fucilazione dei fratelli D’Eliseo di Roccacasale davanti al muro di recinzione del cimitero di Sulmona; la morte di Ettore De Corti al guado di Coccia e quella di Donato Ricchiuti al Colle delle Ciavole di Lama dei Peligni il 1 aprile 1944, combattendo con la Brigata Maiella; le 55 giovani vittime della Brigata Maiella al Sacrario di Taranta Peligna, sacrificate per la liberazione dell’Italia intera dall’occupazione nazi-fascista. Storie di giovani ed esempi d’una memoria che resta. (M.D.P.)

Share52Send
  • Credits
  • Contatti
  • Privacy Policy
  • Cookie Policy
  • topscelte.it

© 2025 Live Communication

No Result
View All Result
  • AbruzzoLive, news e diretta Live dall Abruzzo
  • Acquistare Viagra Generico senza ricetta in farmacia online
  • Autori
    • Franco Santini
  • Contatti
  • Cookie Policy (UE)
  • Credits
  • Dichiarazione sulla Privacy (UE)
  • Footer Articolo
  • Guida vini 2020
  • Guida vini 2020-tp
  • Home Page
  • Lavora con noi, offerte di lavoro
  • Listino Elettorale 2024
  • Notizie del giorno
  • Podcast
  • Privacy Policy
  • Pubblicità
  • Territorio

© 2025 Live Communication