L’Aquila. L’ordinanza del TAR Abruzzo sul contenimento faunistico del cervo, appena pubblicata, attesta la correttezza della delibera regionale e la validità del procedimento amministrativo da parte della Regione Abruzzo. È quanto dichiara il vicepresidente della giunta regionale dell’Abruzzo e assessore all’Agricoltura, Caccia e Pesca, Emanuele Imprudente, a seguito della pubblicazione dell’ordinanza del TAR Abruzzo che respinge il ricorso delle associazioni ambientaliste sulla caccia di selezione al cervo, non ritenendo, quindi, necessario applicare la sospensione dell’efficacia della deliberazione di giunta.
“Pur consapevoli che si tratta solo della fase cautelare del procedimento, tuttavia le motivazioni del rigetto contenute nell’ordinanza sanciscono una sostanziale infondatezza delle argomentazioni prodotte nel ricorso amministrativo:
- Il cervo rientra tra le specie cacciabili e non presenta problemi di tipo conservazionistico; potrebbe essere inserito nel calendario venatorio regionale a prescindere da un obiettivo generale di limitazione dei danni causati dalla specie.
- La DGR 509/2024 è adottata in attuazione del Piano Faunistico Venatorio, sottoposto favorevolmente a V.A.S. e V.Inc.A.
- I risultati del monitoraggio ambientale, richiamati dai ricorrenti, sono uno strumento utile per valutare gli effetti dell’attuazione delle singole azioni/obiettivi e non presupposto della loro attuazione, la cui fattibilità ambientale è già stata validata nel procedimento di valutazione ambientale.
- La proposta di gestione dà atto del miglioramento e della standardizzazione della raccolta delle informazioni rispetto agli anni precedenti ed ha consentito di ottenere una rappresentazione realistica attuale della consistenza e della distribuzione del cervo nella Regione Abruzzo.
- Inoltre, non essendo stato monitorato l’intero territorio regionale, il numero ottenuto è certamente una sottostima del numero di cervi attualmente presenti.”