“Si, viaggiare” cantava il compianto Lucio Battisti in una delle sue hit più famose. Il cantautore voleva celebrare il viaggio della vita ma possiamo tranquillamente trasportare il significato del brano ai viaggi veri e propri. Viaggiare e scoprire il mondo e altre culture è uno dei regali più belli che possiamo farci. Purtroppo, però, in alcuni casi capitano degli imprevisti che trasformano un’esperienza meravigliosa in un vero incubo. È il momento di scoprire i più frequenti che potrebbero capitarci in aeroporto e come affrontarli per trasformarli soltanto in piccoli fastidi passeggeri.
Cosa fare se il volo viene cancellato
L’ultimo anno è stato caratterizzato da frequenti scioperi e proteste del personale aeroportuale. Una situazione che ha causato decine e decine di cancellazioni di voli più o meno improvvise. Questo è uno degli imprevisti più comuni ma fortunatamente abbiamo la legge a tutelare i nostri diritti. Nella maggior parte dei casi, infatti, ci spetta un rimborso per il volo cancellato.
Come richiederlo?
La prima cosa da fare è quella di raccogliere la carta d’imbarco, i documenti che attestano la prenotazione e gli scontrini delle spese affrontate durante l’attesa in aeroporto. In più, se decidiamo di accettare un volo sostitutivo, dovremo aggiungere anche documenti audio e video che attestano gli eventuali ritardi poiché ci serviranno per calcolare l’entità del risarcimento economico.
Una volta completata l’operazione possiamo:
- recarci dalla compagnia e chiedere il rimborso
- farlo tramite i form online sui siti ufficiali degli operatori
- affidarci a società di tutela dei diritti dei passeggeri come AirHelp per chiedere e ottenere il rimborso per il volo cancellato.
Come si calcola il rimborso per la cancellazione e a quanto ammontano i risarcimenti
L’entità del rimborso monetario si calcola in base alla lunghezza del volo, alla destinazione e al ritardo accumulato. Per i voli comunitari di lunghezza inferiore a 1.500 km il rimborso può arrivare a 250 euro. Per quelli compresi tra i 1.500 e i 3.500 km si va dai 200 ai 400 euro se il ritardo accumulato dal nuovo volo è tra 3 e 4 ore. 600, invece, per i voli più lunghi con ritardo maggiore di 4 ore.
Diversa la disciplina per quanto riguarda voli internazionali e verso gli Stati Uniti. Per i primi ci spetta soltanto il rimborso delle spese causate direttamente dalla cancellazione. Per i secondi non è previsto risarcimento ma c’è la possibilità di contrattare una compensazione con la compagnia.
L’ultima cosa da sapere è che non sono previste compensazioni e rimborsi per il volo cancellato se la compagnia ci avvisa con 14 giorni di anticipo. Oppure se ci avverte con anticipo minore e sostituisce il nostro volo con un altro che arriva meno di 4 ore dopo l’originale o ancora se la cancellazione è causata da quelle che la legge definisce “circostanze eccezionali”.
La morte del cellulare
Un altro degli imprevisti più frequenti e fastidiosi è quello della “morte improvvisa” del cellulare. Magari quel cellulare su cui avevamo i documenti di prenotazione, i contatti e l’accesso all’home banking. Per ovviare al problema è sempre una buona idea stampare almeno una copia dei documenti prima di partire. Il buon vecchio cartaceo potrebbe salvarci.
Un’altra buona pratica è quella di portarsi un vecchio cellulare “muletto”. Magari non riusciremo ad accedere a internet ma potremo recuperare i numeri di telefono dei familiari e delle strutture ricettive.
Attenzione ai problemi di salute improvvisi
Altro problema molto frequente e spesso sottovalutato è quello dei problemi di salute improvvisi. Che spesso sono malesseri di carattere gastro-intestinale. Evitiamo quindi, almeno alla partenza, di mangiare qualcosa di dubbia provenienza o di sperimentare la cucina esotica. Avremo il tempo di farlo una volta giunti a destinazione.
Ovviamente prima di partire prepariamo una borsa con i medicinali necessari e vitali e con quelli per le emergenze da mettere nel bagaglio a mano. E ricordiamoci di controllare su internet le regole stabilite dall’operatore per quanto riguarda il trasporto dei farmaci.
L’incubo dei bagagli persi
Non veder comparire la propria valigia sul rullo trasportatore è uno dei più grandi incubi dei viaggiatori. E anche se la legge ci tutela per questo disservizio il disagio, nel breve periodo, rimane. Molto meglio partire preparati. Quando dividiamo i capi per la valigia mettiamo da parte un cambio intero da riservare al bagaglio a mano. Aggiungiamo anche oggetti indispensabili come caricabatterie dello smartphone, lenti a contatto, spazzolino da denti e medicinali. Di solito i bagagli smarriti arrivano entro 3-4 giorni e questi oggetti ci permetteranno di affrontarli senza problemi.
Come non rimanere senza soldi
Carte di credito, portafogli elettronici e contanti. Oggi i pagamenti viaggiano su moltissimi canali diversi. Canali che dovremmo imparare a utilizzare per evitare il brutto inconveniente di trovarci improvvisamente senza risorse in aeroporto o una volta giunti a destinazione. Cerchiamo quindi di dividere il fondo cassa in più parti, lasciandone una parte in contanti. Meglio ancora se distribuiti tra valigia, bagaglio a mano e portafogli. È il modo più semplice ed efficace per affrontare brutte sorprese come furti, smarrimenti o ritardi nella consegna del bagaglio.