L’Aquila. Nel corso del 2015 i registri delle Camere di commercio hanno rilevato in Abruzzo la nascita di 8.689 imprese e la cessazione di 8.556 (al netto delle cancellazioni d’ufficio) cosicche’ il saldo e’ risultato leggermente positivo (133). A questo proposito si contraddistinguono in negativo le province dell’Aquila (-150) e Chieti (-106) mentre Pescara ha fatto registrare un saldo positivo di oltre 400 imprese. E’ quanto emerge dalle elaborazioni che il Cresa ha svolto sulla base dei dati Infocamere-Movimprese, il Sistema informativo delle Camere di Commercio. “Seppure meno rispetto al 2014 e in misura minore rispetto all’Italia, il sistema imprenditoriale abruzzese cresce, nonostante gli elementi di criticita’ evidenti in particolare nel settore delle costruzioni – afferma il Direttore del Cresa Francesco Prosperococco – Rimane, pero’, il problema delle imprese artigiane che perdono oltre 1000 unita’, facendo risaltare che quello artigiano e’ il settore che piu’ di altri sconta la crisi e non ancora riesce ad intravvedere segnali positivi a causa della sua fragilita’ strutturale, delle difficolta’ di accesso al credito, dei lacci e lacciuoli burocratici e della crisi dei consumi”. Lo stock di imprese registrate al 31 dicembre 2015 ammonta a 148.205, lo 0,5% in meno rispetto all’anno precedente, attribuibile per lo piu’ al calo delle costruzioni (-2,8%), dell’agricoltura (-1,7%) e delle attivita’ manifatturiere (-1,6%), compensati dalla crescita di tutti i comparti attivi nei servizi. Questi andamenti sono sostanzialmente in linea con quanto accaduto a livello nazionale. Il numero delle imprese iscritte si e’ ridotto in maniera diffusa tra le province con l’eccezione di Pescara che ha fatto registrare una variazione dello 0,5%. Al 31 dicembre 2015 le imprese registrate abruzzesi si localizzano per il 31% (45.501) nella provincia di Chieti. A Teramo e Pescara se ne localizza una quota approssimativamente simile (rispettivamente 35.725 e 36.559). Il peso dell’Aquila e’ leggermente inferiore (30.420 pari al 20%). Relativamente alle imprese artigiane nel 2015 le cancellazioni (2.942 al netto delle cessazioni d’ufficio) sono state molto piu’ numerose delle iscrizioni di nuove imprese (1.827) per cui il saldo e’ risultato negativo per oltre mille unita’. Rispetto al 2014 e’ stato osservato un calo complessivo di 968 imprese attive (-3%). Il calo e’ stato diffuso in molti settori, principalmente nelle attivita’ edili (-4,9%) e in quelle manifatturiere (-3,2%). Anche sotto il profilo territoriale il calo e’ stato diffuso. Tutte le province hanno mostrato diminuzioni prossime al -3%. In Abruzzo nel 2015 le imprese artigiane registrate sono 32.070. Nella provincia di Chieti se ne localizzano 9.058 (pari al 28% delle imprese artigiane abruzzesi), a Teramo 8.180. A Pescara e L’Aquila ne sono presenti rispettivamente 7.597 e 7.235.