Ortona. “Da oggi sara’ tutta in discesa la costruzione di un deposito costiero di Gpl da 25 mila metri cubi con annessa banchina di scarico navi gasiere a Ortona. Infatti il Comitato Via riunito ieri mattina per valutare il progetto di deposito Gpl della Seastock Srl ha ritenuto ‘non assoggettabile al procedimento’ e di conseguenza l’impianto ha ottenuto un via libera che grida vendetta. Questa sciagurata decisione ci lascia sgomenti ed increduli tenuto conto delle dimensioni dell’impianto, dei pericoli insiti nello stesso e non valutando l’impatto ambientale e per di piu’ sancisce la vocazione dell’area portuale senza un minimo confronto tra le componenti economiche e imprenditoriali di quel territorio”. Questo il commento del presidente della Commissione Vigilanza e consigliere regionale di Forza Italia, Mauro Febbo dopo aver appreso l’esito del procedimento di valutazione di impatto ambientale. “Quello di ieri – denuncia Febbo – e’ il risultato di una politica amministrativa locale miope, dormiente e credo volutamente disinteressata al problema di fronte al quale e’ stata solo spettatrice senza incidere, mentre qualcun altro ha saputo decidere le sorti del futuro del porto di Ortona. Nel mese di ottobre scorso avevo denunciato, attraverso una interrogazione scritta indirizzata a D’Alfonso, la nomina dei 3 esperti in materia ambientale in seno al Comitato Via, scelta fatta direttamente proprio dal Presidente. Un provvedimento che annullava quanto stabilito da un’altra delibera, del 5 settembre scorso, che giustamente attribuisce al Consiglio regionale la designazione dei componenti esterni del Comitato. A questo va aggiungiamo che attualmente il Comitato Via e’ in ‘ostaggio’ anche dell’Arta, il cui direttore Mario Amicone e’ sotto proroga, per non parlare di altri membri sulla cui “amicizia” al Presidente D’Alfonso ha suscitato interrogazioni e ‘altro’. Quindi – rimarca Mauro Febbo – un disegno che parte da lontano e ben orchestrato per portare a compimento solo ed esclusivamente opere e idee progettuali compiacenti al presidente D’Alfonso. Spero vivamente – conclude il presidente della Commissione Vigilanza – che ci sia una forte reazione sia da parte della politica ortonese sia delle associazioni ambientaliste e di categoria visto che con questo Impianto di stoccaggio viene compressa seriamente anche la presenza della costa di Ortona all’interno del Parco della Costa Teatina e, fatto ancora piu’ grave, bisogna capire se il Porto e’ ancora inserito un progetto regionale a vantaggio dell’economia abruzzese o solo a favore di pochi prescelti . Per quanto riguarda il sottoscritto continuero’ a seguire e vigilare sull’iter di questo progetto nell’esclusivo interesse dei cittadini e dell’economia ortonese ed abruzzese”. Il progetto nel porto di Ortona prevede la costruzione di un deposito costiero di GPL da 25 mila metri cubi con annessa banchina di scarico navi gasiere. Le opere di progetto sono suddivise in due aree di intervento. La prima: un’area deposito costituita da manufatti, impianti e sistemi per lo stoccaggio del prodotto scaricato dalle gasiere, il caricamento del GPL in autocisterne (ATB) e ferrocisterne (FC) e la spedizione del prodotto sul territorio nazionale. La seconda: un’area scarico nave costituita da impianti ed apparecchiature per l’ormeggio e lo scarico delle navi gasiere, oltre il piping di collegamento con l’impianto a terra. La tubazione e le apparecchiature funzionali alla discarica della nave gasiera saranno installate su di una struttura metallica disposta in allineamento con la diga foranea lato Nord che si collega con un pontile di attracco.