L’Aquila. Ai microfoni di Radio Maria dichiarò che il terremoto fosse un castigo di Dio. Secondo indiscrezioni a padre Giovanni Cavalcoli sarebbe stato vietato di dire messa in pubblico, di confessare, di tenere conferenze, di rilasciare interviste, di pubblicare libri per un anno.
Il sacerdote domenicano, come riporta Fanpage, era balzato agli onori delle cronache per la sua dichiarazione choc sul terremoto in Abruzzo che, per il religioso, sarebbe stato mandato da Dio come castigo. Non sono noti i motivi del provvedimento, preso direttamente dal suo superiore nell’ordine, ma è possibile pensare che sia legato alla sovraesposizione mediatica di Cavalcoli, che attualmente si trova nel convento domenicano di Varazze, in Liguria.
Studioso e teologo molto stimato aveva dichiarato che il terremoto che aveva distrutto interi paesi era frutto del peccato degli uomini per l’approvazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso. L’emittente radiofonica lo aveva sospeso subito, ritenendo inaccettabile la sua posizione. Ma non contento, il religioso, ai microfoni del La Zanzara su Radio 24, aveva confermato tutto invitando chi lo aveva attaccato a “ripassare il catechismo”.