Teramo. “Sono orgogliosissimo di essere ancora a capo della Teramo Calcio. Ripartiremo da lunedì con maggior convinzione e speriamo di continuare a divertirci come fatto nei miei sette anni di presidenza”. Nella sala San Carlo di Teramo, il numero uno del sodalizio biancorosso, Luciano Campitelli, ha esposto il suo pensiero e i suoi sentimenti dopo la calda estate vissuta in cui il Teramo, a seguito dell’inchiesta sul calcioscommesse, è stata relegata alla Lega Pro e non più alla serie B. “Avevamo toccato una cosa insperata ed è meraviglioso semplicemente rivivere quei momenti. Da lì dobbiamo e vogliamo ripartire” ha detto “ma per farlo dobbiamo chiudere quella porta. Nel ribadire di essere totalmente estraneo a ogni addebito che mi è stato rivolto, vorrei chiedere scusa a tutti i tifosi per quanto accaduto, per non essere riuscito a circondarmi unicamente di persone corrette e, malgrado gli intenti, di non essere riuscito a difendere quanto conquistato con merito sul campo. Dal giorno seguente la sentenza stiamo lavorando per una nuova struttura societaria, con la nomina di un nuovo consiglio di saggi, in modo da potermi confrontare con queste persone, al fine di evitare determinati errori in futuro. Piu’ di ieri la città deve essere vicina alla società, in modo appassionato e caloroso come fatto l’anno scorso. Qualora, tuttavia, la stessa non fosse più stimata e ove non ci fosse la fiducia per continuare, noi saremmo i primi a fare un passo indietro perché non vogliamo occupare questa poltrona forzatamente, evitando quanto più possibile interferenze negative per la squadra”.