L’Aquila. Ancora una assenza, l’ennesima, del presidente Luciano D’Alfonso. Questa volta non si è presentato nell’audizione odierna della Commissione “Territorio, Ambiente e Infrastrutture” per discutere dell’articolo 202 del decreto legge n. 50/2016 recante “Fondo per la progettazione di fattibilità delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari per lo sviluppo del Paese”. Assenza pesante visto che non si è presentato neanche un suo delegato. Da registrare anche la mancata presenza del presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale, Rodolfo Giampieri, impegnato, ci dicono, in incontri dal minor rilievo istituzionale. “Il Presidente senatore incompatibile sfugge al confronto e ancora una volta dimostra il suo disprezzo per il Consiglio regionale e per gli organi di controllo”, commentano dei consiglieri regionale di Forza Italia Lorenzo Sospiri e Mauro Febbo. “La sua fuga adesso ci è chiara: il nostro sistema portuale regionale sta naufragando e lui evita di metterci la faccia. L’avevamo già denunciato lo scorso 10 luglio”, aggiungono i consiglieri, “quando dicemmo di “no” alla scellerata decisione di aderire all’Autorità Portuale di Ancona, che noi riteniamo dannosa per i nostri porti di rilevanza nazionale come Ortona e Pescara che vengono completamente cancellati dalla programmazione degli investimenti.”
Oggi la conferma che a D’Alfonso interessa galleggiare solo sulle sue poltrone: è assente, mentre il Documento dell’Autorità Portuale del mare Adriatico centrale dice a chiare lettere che gli otto progetti prioritari proposti dalla stessa Autorità e da far finanziare dal Ministero delle Infrastrutture attraverso questo Documento di programmazione vengono tutti realizzati esclusivamente dal Porto di Ancona, ossia sede dell’Autorità Portuale. “Come annunciammo, vengono esclusi da interventi e programmazione tutti gli altri porti dell’Adriatico Centrale quali Pesaro, Falconara, San Benedetto, Pescara e Ortona”, aggiungono Febbo e Sospiri, “e si sono rivelate carta straccia le promesse del segretario di D’Alfonso, Enzo Del Vecchio, che replicò alle nostre accuse con la solita litania e didascalica lista dei finanziamenti. E sono rimaste promesse da marinaio le parole di D’Alfonso che prometteva pochi giorni fa di chiedere all’Autorità portuale di Ancona di riservare il 30% degli investimenti all’Abruzzo”. “Tutte chiacchiere azzerate dai documenti ufficiali. L’assenza odierna è grave e dimostra ancora una volta che D’Alfonso non ha più a cuore l’interesse dell’Abruzzo ma pensa solo a Roma. Essere fuori dalla programmazione dell’Autorità di Sistema Portuale vuol dire perdere milioni di euro di finanziamenti per opere strategiche come dragaggi, diga foranea, rapporti commerciali, nuovi sviluppi di rotte e investimenti. Chiederemo nuovamente un incontro a D’Alfonso e Giampieri”, concludono, “e continueremo a monitorare questa importante partita per l’Abruzzo e per i nostri porti regionali.