L’Assemblea elettiva delle Città del Vino, riunita nella convention autunnale a Barolo (Cn), ha eletto il sindaco di Tollo (Ch) Angelo Radica nuovo Presidente nazionale. Il sindaco Angelo Radica resterà alla guida dell’Associazione, che raccoglie 460 comuni italiani a vocazione vitivinicola, per tre anni e succede al presidente uscente Floriano Zambon, sindaco di Treviso che è stato al vertice delle Città del Vino per sei anni.
Radica, 54 anni, si pone, sin dalle prime dichiarazioni da neo presidente, nel segno della continuità con il suo predecessore proseguendo nel rafforzamento degli impegni dell’associazione per i Piani regolatori delle Città del Vino, implementazione dell’importantissimo Osservatorio Nazionale sul Turismo del Vino in Italia, lo sviluppo del Concorso enologico, il potenziamento dell’organizzazione territoriale e del suo ruolo istituzionale.
Ringrazio le Città del Vino – ha affermato Angelo Radica nel discorso di insediamento – e con loro il Presidente che mi ha preceduto, Floriano Zambon, grazie al quale le Città del Vino hanno riconquistato un posto ai tavoli istituzionali, favorendo iniziative molto importanti come il Patto di Spello, la vendemmia enoturistica, la difesa dei suoli agricoli dalle aggressioni di pale eoliche e fotovoltaico. Nello stesso tempo, ha lavorato alla riorganizzazione interna e a progetti particolarmente importanti, come la candidatura del paesaggio vitato del Sannio a Patrimonio Unesco. Proseguiremo sulla strada da lui intrapresa perché la rappresentanza delle Città del vino possa dare un’impronta sempre più importante ai tavoli che contano. Onorerò la fiducia accordatami dai miei 460 colleghi, lavorando sodo, girando l’Italia, collaborando con i protagonisti del mondo del vino, innovando e portando avanti progetti.
In concomitanza dell’avvicendamento al vertice delle Città del Vino, è previsto l’avvio di un comitato scientifico permanente che sarà guidato dal presidente uscente Floriano Zambon, cui parteciperanno anche nuovi e giovani amministratori provenienti dai comuni delle Città del Vino e l’assegnazione di aree specifiche di lavoro per i consiglieri nazionali che lavoreranno in coordinamento con i dirigenti e i coordinamenti regionali, affiancati dagli Ambasciatori delle Città del Vino, rappresentati dal neo-eletto Presidente, il trentino Carlo Rossi.
Con Angelo Radica, anche la cittadina di Tollo sarà, così, al vertice delle Città del Vino e potrà beneficiare di una più ampia e meritata esposizione mediatica, insieme a tutto l’Abruzzo del vino.
L’economia tollese, dal secondo dopoguerra, è trainata dalla forte presenza delle due storiche cooperative agricole, Cantina Tollo e la Cooperativa Coltivatori Diretti, che hanno plasmato paesaggio ed architettura del luogo, caratterizzato da una forte presenza di terra occupata da vigne e da uno sviluppo urbanistico non invasivo, proprio in virtù della valenza economica della coltivazione della vite.
La vocazione enologica tollese si è ulteriormente rafforzata nel segno della qualità nel corso degli anni. Il comune di Tollo ospita, dal 2008, la prima DOP territoriale d’Abruzzo e una delle più piccole d’Italia, promossa nel 2019 al rango di DOCG, denominata Terre Tollesi o Tullum. Un progetto di viticoltura di qualità che trova un prezioso motivazionale supporto nei ritrovamenti archeologici di un’antica villa rustica romana oggi sede della cantina Feudo Antico, che riguarda 18 ettari di vigneti selezionati secondo le indicazioni del disciplinare, strettamente legato alla valorizzazione del territorio su cui insiste e destinata ad essere volano di un enoturismo selezionato.
Dall’avvio del suo primo mandato, Radica si è impegnato per lo sviluppo economico della sua comunità nel rispetto della vocazione vinicola del territorio e puntando all’integrazione del paesaggio con le attività antropiche. Una visione a 360 gradi mirante alla tutela dei 15 chilometri quadrati del territorio comunale, coniugando un’efficace progettualità con la gestione delle risorse esistenti, la difesa del suolo, la valorizzazione delle tipicità nell’ottica della costruzione di una destinazione turistica d’eccellenza. Lo testimoniano numerose caratteristiche che rendono oggi Tollo, paese dell’uva e del vino, a pieno titolo una moderna capitale abruzzese del vino.
Sempre durante il primo mandato sindacale di Radica, nel 2015 a Tollo è stato inaugurato un EnoMuseo che si trova nella zona del castello, alle spalle della chiesa dell’Assunta, dove da anni in estate ha luogo anche la tradizionale e suggestiva rievocazione della battaglia tra turchi e cristiani. L’EnoMuseo, insieme all’auditorium, occupa i locali restaurati di un antico palazzo recentemente restaurato, uno dei pochi edifici storici rimasti in piedi a seguito dei bombardamenti che, dal dicembre 1943 al marzo successivo, praticamente rasero al suolo il paese.
Nel 2017, il comune di Tollo è stato il primo territorio italiano ad aver adottato il Piano Regolatore delle Città del Vino, impostato secondo i criteri dell’Urban Food Planning.
Nel Dicembre 2019, a Tollo è nata la Wine Business School, in collaborazione con la facoltà di Bioscienze e tecnologie agroalimentari e ambientali dell’Università di Teramo e la collaborazione delle Città del Vino, una scuola di alta formazione dedicata a chi lavora nel settore del vino.
Dal 2020, Tollo è tra le poche città italiane ad aver coperto l’intero territorio comunale di stazioni meteo, ovvero dei dispositivi atti a fornire indicazioni sulle condizioni favorevoli allo sviluppo di patogeni finalizzate a sostenere ed indirizzare l’impiego di trattamenti in vigna, in aiuto all’agricoltura di precisione.
Di quest’anno, invece, la vigorosa presa di posizione da parte del sindaco di Tollo, spalleggiato dall’Associazione Città del Vino, contro un insediamento di pale eoliche previste in un’area di interesse viticolo rilevante nel territorio comunale.
Dopo l’ottenimento della menzione speciale alla VII edizione del Premio del Paesaggio 2020-2021, istituito dal Ministero dei Beni Culturali, il Comune di Tollo ha avviato un’altra importante iniziativa: la candidatura della Pergola Abruzzese a paesaggio Unesco patrimonio dell’Umanità, che presto proporrà ufficialmente appena terminata la ricognizione delle aree di maggiore interesse.
Angelo Radica ha, di recente, portato l’esperienza del Comune di Tollo a Urbanpromo, evento organizzato dall’Istituto Nazionale di Urbanistica al Meet Digital Culture Center di Milano. Il sindaco ha raccontato, nella sezione ‘Progetti per il paese’, il lavoro svolto in questi anni dal comune teatino nella pianificazione territoriale e l’integrazione del paesaggio agrario con l’abitare di qualità.
Le meravigliose colline teatine, solcate da vigne generose con il loro paesaggio omogeneo e rigenerante, hanno potenzialità di assoluto interesse enoturistico e gastronomico, i cui riflessi economici abbiamo già avuto l’opportunità di vedere con la crescita del distretto teatino del vino dalla fine degli anni 80. Le prospettive, ora, si allargano ulteriormente, con un percorso impegnativo ed avvincente che sicuramente vedrà impegnate le migliori risorse del territorio per la costruzione di una terra del vino in stile Langhe o Valdobbiadene. Siamo ad un nuovo inizio?