Sulmona. Il sindaco di Sulmona scrive alla consigliera Teresa Nannarone in merito alle opportunità della Zona economica speciale. “Cara Teresa”, scrive il sindaco Gianfranco Di Piero, “in riscontro alla Tua perorazione in merito alla esigenza di cogliere le opportunità connesse alle Zone Economiche Speciali (ZES), mi preme fornire ampia rassicurazione in ordine alla circostanza che questa Amministrazione conviene sulla necessità di creare condizioni favorevoli al sostegno delle imprese operanti sul territorio e all’insediamento di nuove iniziative, anche attraverso lo strumento della ZES.
Infatti, il Comune di Sulmona, congiuntamente ai Comuni di Pratola Peligna e Raiano, ha promosso un incontro con il Commissario Straordinario per la Zona Economica Speciale, Prof. Avv. Mauro Miccio, tenutosi presso l’aula consiliare di Sulmona lo scorso 29 luglio, proprio allo scopo di illustrare dettagliatamente alle aziende e agli operatori economici del territorio le agevolazioni fiscali e amministrative previste per la ZES.
Mi risulta, peraltro, che anche I’ARAP, per le medesime finalità, ha organizzato incontri con gli operatori economici del territorio.
In quella circostanza, l’Avv. Mauro Miccio, con il quale, unitamente agli Assessori Di Nisio e D’Andrea, ho avuto modo di interloquire più volte e sono in costante contatto, ha comunicato ai numerosi operatori intervenuti all’incontro la piena disponibilità della struttura commissariale per ogni utile attività di consulenza.
Il protocollo da Te richiamato nella mail che si riscontra (e riportato nelle notizie pubblicate dalle testate locali) fa riferimento all’area del Sangro — Aventino e si è reso necessario in ragione della esistenza di un soggetto aggregatore che raggruppa i servizi tramite un consorzio.
La nostra realtà è sostanzialmente diversa in quanto l’area territoriale del nucleo industriale di Sulmona che rientra nella “zona ZES” è autonoma e può interloquire direttamente con la struttura.
Non si tratta, pertanto, di sottoscrivere protocolli, quanto piuttosto, come tutti auspichiamo e come si sta cercando di fare, di favorire gli investimenti da parte degli operatori presenti ed attrarre nuovi insediamenti.
Resto, comunque, a disposizione per ogni eventuale , ulteriore chiarimento ed esprimo la piena ed incondizionata disponibilità ad ogni suggerimento che riterrai di formulare per le finalità da Te auspicate e da me pienamente condivise.”. Conclude il sindaco.
La replica di Teresa Nannarone
“Mi fa piacere sapere dal Sindaco che è in costante contatto con il dottor Miccio, ma non basta.
Peraltro apprendo solo ora che si intende fare progetti esclusivamente come Città di Sulmona, senza coinvolgere altri Comuni limitrofi come invece altre zone stanno facendo.
Evidentemente Sindaco e Giunta hanno già un elenco di iniziative da far finanziare attraverso la ZES di cui personalmente non sono a conoscenza e di cui non si è mai parlato in riunioni di maggioranza, ma sono ansiosa, come credo i miei colleghi, di essere resa partecipe quanto prima.
Finora, però, come ho avuto modo di rimarcare in una riunione del 6 marzo us, non una sola azione è stata posta in essere per realizzare il Patto per il Lavoro proposto dalla sottoscritta ed approvato nel programma di mandato che prevedeva l’impegno dell’esecutivo a:
– porre in essere tutte le azioni utili affinchè vengano salvaguardati i livelli occupazionali esistenti anche attraverso un costante ascolto e confronto del mondo sindacale ed associativo;
– rilanciare la vertenza della Valle Peligna coinvolgendo la Regione Abruzzo, la Provincia dell’Aquila e le OOSS;
– cogliere ogni opportunità prevista dal PNRR, dai fondi europei in genere, dai bandi della Regione e di altri enti, utile ad incentivare l’insediamento di nuove attività produttive che creino occupazione e frenino lo spopolamento”.
Proprio oggi, in cui apprendiamo, guarda caso, che una importantissima realtà come il caseificio Reginella d’Abruzzo chiude i battenti, forse sarebbe utile, oltre alle parole e alle intenzioni, che si rimettesse al centro della azione amministrativa la politica e quindi i temi nelle loro priorità stilando una agenda delle “vere” emergenze cittadine.
Perché le attività produttive si fermano e il territorio continua a spopolarsi, come il buon prof. Aldo Ronci ci ricorda costantemente e nessuno, graduando le responsabilità, può tentare di auto assolversi”.