Pescara. “In realtà la soluzione sarebbe molto semplice; siccome le leggi non le fanno né i Carabinieri e i Poliziotti che sono in strada quotidianamente, nè i procuratori che esercitano il potere giudiziario, ma sono scritte in maniera esatta nei codici penali e amministrativi, come altrettanto definite sono le regole di ingaggio definite dal nostro comando generale nei regolamenti di procedimenti d’azione.” dichiara Roberto Di Stefano, sindacalista del MOSAC, il sindacato dei Carabinieri. “Va immediatamente stabilito, sia dalle leggi che dalle regole di ingaggio interne, se chi non si ferma all’alt delle Forze dell’Ordine può essere lasciato andare senza nessuna ripercussione penale e disciplinare per gli operatori della sicurezza o se, come nel caso di Rimini, un operatore della sicurezza è chiamato a interrompere un’azione violenta contro altre persone debba difendersi da solo o, infine, se sia finalmente il caso che l’Arma dei Carabinieri è il Ministero dell’interno mettano a disposizione avvocati e risorse, da subito, per difendere chi rappresenta lo Stato e le istituzioni per mettere al sicuro i Cittadini.
Per non parlare della necessità ormai improcrastinabile per la dotazione personale e sui veicoli di bodycam e di dashcam che definirebbero inequivocabilmente e immediatamente lo stato dei fatti.”
“Non è tollerabile che continuiamo a rischiare la nostra pelle per evitare ulteriori danni ad altre persone, procedendo secondo legge e regolamenti, anche limitando la libertà a chi compie fatti che prevedono questa fattispecie, con il rischio, poi, di venire censurati e, se perseguiti, di cacciare fuori di propria tasca soldi per difendersi adeguatamente.” conclude il sindacalista Di Stefano. “Questa continua ambiguità sta incidendo negativamente sulla passione, sulla nostra serenità, sulla voglia che mettiamo a disposizione per la sicurezza delle nostre Comunità. Non devono esistere strumentalizzazioni di nessuna natura su queste tematiche, non ne abbiamo bisogno perché servono solo ad inquinare il merito delle questioni che vanno affrontate e risolte in tempi brevi, con la partecipazione di tutte le parti coinvolte.”