In esclusiva su AbruzzoLive, l’ex Governatore della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso, oggi senatore del Partito Democratico ha affrontato le cruciali tematiche relative all’emergenza Covid-19. Intervistato da Raffaele Castiglione Morelli, D’Alfonso ha invitato la Regione a cogliere questa grave crisi come un’oppurtunità per qualificare e progettare la ripartenza, attraverso l’aiuto di un commissario esperto e richiedendo i fondi che saranno emessi dallo Stato e dall’Europa.
“Ho un solo consiglio per la Regione Abruzzo”, afferma D’Alfonso, “serve un piano: qui si stanno muovendo 50 miliardi di euro e entro dicembre altri 25 miliardi, arriveremo a quasi 100 miliardi di euro. Ci saranno numerose risorse finanziarie. La regione si procuri esperti di livello, faccia un curriculum della situazione economica di Abruzzo e determini dei progetti di ripresa. Non il progetto Prisma, ma ad esempio un grande Masterplan che si faccia carico delle 127mila aziende abruzzesi, degli studenti universitari e di tutto ciò che avrà bisogno di reagire a questa crisi. si determini un grande programma di investimenti che si raccolgano i finanziamenti di Italia e Europa. Da oggi bisogna attivarsi per poter progettare la ripresa. Il turismo conoscerà una rivoluzione e regole rigorose e servono programmi da oggi anche raccogliendo interrogativi e mediando, serve un grande ruolo della politica.
Sulla gestione attuale dell’emergenza, il senatore rimanda a posteriori eventuali giudizi “Ho consapevolezza della situazione in Abruzzo e della delicata fase che tutti stiamo vivendo. I giudizi li daremo dopo. Adesso, al di là dell’affanno, è necessario avere una lettura duale della realtà: la prima è quella fase conclusiva della fase drammatica dell’epidemia. Poi c’è la partita economica, che richiede il recupero della fiducia. Una ripresa che non accadrà per caso”, torna a sottolineare l’ex Governatore. C’è bisogno di un piano regione per regione, in modo che i fondi nazionali e internazionali raccolti dalle singole regioni possano produrre effetti. Industria, Agricoltura, servizi alla persona del turismo, dovranno rispondere a programmi organizzati”. E poi ancora sui finanziamenti: “Ci saranno molte risorse finanziarie e c’è bisogno che la Regione si attivi a chiederli come ho fatto io con il Masterplan. C’è tutta la partita infrasrutturale, la partita ferroviaria Pescara-Roma, la partita autostradale, la produzione idrica, dei depuratori. Ci sono 50 milioni di euro destinati proprio all’emergenza idrica che sono bloccati, in Abruzzo e nella Marsica”.
Il Governatore ha risposto anche al tema della zona Marsicana, dove molti politici oggi lamentano un abbandono da sempre. “Tenga conto che la Regione Abruzzo ha conosciuto il commissariamento sulla Sanità. Con la nostra giunta, siamo riusciti, attraverso dei piani di recupero e rientro, a fare in modo che la regione riprendesse la sua autonomia. L’effettiva fase di questa riprese è iniziata nel febbraio 2019: con fondi destinati alla sanità e alla tecnologia. Rivendico ancora una volta la necessità che la Regione attivi collegamenti con il Governo e con Bruxelles: L’occasione di questa rottura pone la possibilità di una ricostruzione e riconcepire il rapporto con il territorio.
Un’ultima posizione sulla situazione generale del governo e dei rapporti con l’Europa riguardo il Mes: “Anche io non condivido le vecchie condizione di accesso al Mes, ma sostengo necessario un aiuto di un ente sovrastatale come l’Europa. C’è bisogno di un elemento di risposta e di respiro dei singoli. Dobbiamo arrivare agli Stati Uniti d’Europa, ma in questo momento si sono gonfiate le pance di sovranisti e isolazionalisti”, conclude, “La pandemia è la fotografia della globalizzazione nel suo essere: non si fronteggia con i muri, ma c’è bisogno di ricerca e collaborazione. Abbiamo bisogno dell’Europa che ha il dovere di intervenire. La trattativa che stanno portando avanti Conte e Gualtieri mi vedono d’accordo. Se funziona un meccanismo di solidarietà, si spinge avanti la nascita degli Stati Uniti d’Europa”.