L’Aquila. “Oggi il Senato ha approvato in seconda lettura la legge quadro in materia di interporti, di cui ho avuto l’onore di essere relatore. Si tratta di un provvedimento strategico, atteso da tempo, che pone le basi per una rete interportuale moderna, efficiente e sostenibile, in grado di sostenere la crescita economica del Paese e affrontare le sfide della logistica contemporanea”. E’ quanto afferma il senatore di Fratelli d’Italia, Etelwardo Sigismondi, relatore quest’oggi in aula. “La norma – spiega – punta a rafforzare l’intermodalità terrestre e a migliorare l’efficienza dei flussi logistici, creando connessioni strategiche su scala nazionale. Viene valorizzata la rete esistente degli interporti – già disciplinata dalla legge n. 240 del 1990 – e potenziato il collegamento con il sistema portuale, in un’ottica integrata e coerente con le reti infrastrutturali europee e con il Piano strategico nazionale della portualità e della logistica. È un vero salto di qualità – prosegue Sigismondi – che razionalizza l’uso del territorio rispetto alla crescente domanda di trasporto e servizi logistici, riducendo al contempo l’impatto ambientale delle attività del settore. Il provvedimento promuove la sostenibilità economica, sociale e ambientale, tracciando un quadro normativo aggiornato e proiettato verso il futuro. Tra le novità principali: la semplificazione delle procedure, il superamento della normativa precedente e l’introduzione di criteri oggettivi per l’individuazione di nuovi interporti, concepiti come veri e propri “hub verdi”, dotati di impianti per la produzione di energia rinnovabile e sistemi certificati per l’efficienza energetica. È prevista, inoltre, una ricognizione puntuale degli interporti esistenti, per aggiornare e valorizzarne le funzioni. In un contesto internazionale sempre più competitivo – precisa il senatore – l’Italia, piattaforma naturale nel cuore del Mediterraneo, ha bisogno di strumenti legislativi che mettano la logistica al centro dello sviluppo nazionale ed europeo. Questa legge rappresenta un’occasione concreta per aumentare la competitività del nostro Paese rispetto ai modelli del Nord Europa e per rafforzare una rete logistica che già oggi vede sei interporti italiani tra i primi quattordici in Europa. Il testo, ulteriormente migliorato in commissione Ambiente, torna ora alla Camera per la terza lettura. Inoltre – conclude Sigismondi – in Commissione è stato approvato il mio ordine del giorno che impegna il Governo a valutare ogni possibile iniziativa, nell’ambito dell’assegnazione e dell’erogazione dei finanziamenti per i progetti relativi alla realizzazione e allo sviluppo degli interporti, per colmare i divari territoriali”.