Castelli. Domenica 9 ottobre 2022 i soci del Rotary Club Teramo, presieduto da Giammario Cauti, si sono ritrovati a Castelli per l’evento “Alla scoperta del territorio teramano: tra arte, storia e cultura” dove i numerosi partecipanti hanno avuto la possibilità di scoprire le tappe più significative della storia delle famose maioliche castellane.
L’origine delle ceramiche a Castelli si fa risalire al XII Secolo quando alcuni monaci benedettini introdussero la loro lavorazione, che da quell’epoca in poi sono diventate uno dei simboli dell’artigianato abruzzese nel mondo con collezioni presenti all’Ermitage di San Pietroburgo e nei più importanti musei internazionali: Louvre di Parigi, British Museum di Londra, Metropolitan Museum di New York, ecc. La lavorazione delle ceramiche si sviluppò a Castelli soprattutto per le materie prime di cui era ricco il territorio, in particolare l’argilla dei suoi calanchi, i boschi di faggio per la legna con cui alimentare i forni e i suoi corsi d’acqua.
La giornata si è aperta con una visita alle botteghe di ceramica dei maestri Nino e Vincenzo Di Simone nel corso della quale i soci e i loro ospiti, con la preziosa collaborazione del consocio Tommaso Navarra, hanno avuto la possibilità di scoprire le varie fasi della lavorazione delle ceramiche e di ammirare i capolavori realizzati dai due maestri. In particolare il maestro Vincenzo Di Simone ha anche mostrato ai presenti la sua bravura nel modellare manualmente l’argilla, realizzando in tempo reale un fischietto a forma di uccellino. Successivamente è stata visitata la sede provvisoria del Museo delle Ceramiche, ubicata in Salita Paradiso, in cui è presente l’importante Mostra “Castelli torna a fiorire con i tulipani, i ranuncoli, le rose di Gesualdo Fuina (1755-1822)”. Si tratta di una Mostra
curata e allestita da Franco Maria Battistella con il supporto di Alessia Di Stefano, Consigliera comunale con delega alla Cultura, che si è resa disponibile ad accompagnare i partecipanti nella visita guidata alla scoperta del ceramista Gesualdo Francesco Saverio Fuina, considerato l’ultimo dei grandi ceramisti castellani.
Al termine della mattinata si è tenuta una conviviale presso il Ristorante “I cinque sensi” a cui è seguita una visita alla Chiesa di San Giovanni Battista per ammirare le opere in ceramica della “Via Crucis” realizzate dal maestro Nino Di Simone. L’evento è stato arricchito dalla presenza del Prof. Christian Corsi, Preside della Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università di Teramo, che ha incentrato il proprio intervento sul tema della “bellezza” delle maioliche castellane e sull’importanza di trasferire alle generazioni future la conoscenza della storia, della cultura, dell’arte e del saper fare che i borghi del territorio teramano custodiscono.