L’Aquila. Si chiama Cratos, è capace di lavorare accanto alle persone, ed è specializzato in più mansioni, come montare, incollare e ispezionare: è il robot che sta assemblando il primo satellite della seconda generazione di Cosmo-SkyMed, il programma spaziale italiano dedicato all’osservazione della Terra. Cratos è al lavoro nello stabilimento de L’Aquila di Thales Alenia Space, (Thales-Leonardo), che con Telespazio (Leonardo-Thales) ha realizzato il programma gestito dall’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e
finanziato dai ministeri della Ricerca, della Difesa e dello Sviluppo Economico. ”Il robot Cratos segna una nuova pietra miliare nella strategia globale di trasformazione digitale di Thales Alenia Space, agevolando la produzione e accelerando il time-to-market, integrando al contempo il lavoro delle persone oltre alle macchine automatizzate e alla realtà aumentata” ha rilevato Donato Amoroso, Amministratore Delegato di Thales Alenia Space Italia.
”Sono davvero orgoglioso – ha aggiunto – della nostra abilità nel rispondere alle esigenze di un mercato in rapida evoluzione utilizzando tecnologie innovative e capitalizzando allo stesso tempo le capacità dei nostri team”. Per Thales Alenia Space, Cratos (Collaborative Robot Addressed To Operative Solution robot) è il primo robot collaborativo utilizzato per l’integrazione degli apparati elettronici dei satelliti. Il robot esegue tutte le sue attività in sequenza, con una considerevole riduzione dei tempi di assemblaggio ed è perfettamente in grado di eseguire il primo controllo dei processi di integrazione. Nell’ambito del suo approccio di trasformazione industriale Industria 4.0, con l’utilizzo di nuove tecnologie, Thales Alenia Space utilizza anche Saphir, nel suo stabilimento di Cannes, in Francia, ma in questo caso il robot si occupa della preparazione e installazione automatizzata di inserti nei pannelli per satelliti di telecomunicazione.