L’Aquila. Quando la pandemia appare una realtà simile ad una prigione di libertà e sogni, storie di uomini dagli animi cosmopoliti e realmente prigionieri emergono dalle nuove proposte delle case editrici. Questo è il caso del libro “Il prigioniero dimenticato”, scritto a quattro mani dagli studiosi Elso Simone e Loris Di Giovanni sulla vita di Enrico Sappia: giornalista, storico italiano e carcerato a Castel dell’Ovo di Napoli nell’epoca mazziniana.
L’intellettuale – nato nel 1833 a Toetto di Scarena e morto a Nizza nel 1906 – viene ricordato come cospiratore nizzardo oltre che come agente segreto di Giuseppe Mazzini. Attraverso una minuziosa ricostruzione, servita da documenti appartenenti all’archivio di Stato e all’archivio Damiani di Napoli, la storia di questo grande personaggio vissuto tra Francia, Costantinopoli, Londra e Italia (compreso l’Abruzzo), torna tra le pagine del nostro presente. Il testo – appena uscito nelle librerie – è edito da Artemia Editore.