L’Aquila – In uno slargo situato proprio nei pressi dell’Ospedale San Salvatore dell’Aquila è stato allestito un presidio degli allevatori in protesta. Tutti sono raggruppati nel piazzale, e per il momento a livello simbolico lanciano i loro messaggi. Non invadono il traffico, soprattutto in questa zona così densamente trafficata, ma ogni tanto un trattore esce e fa un giro per le rotatorie con cartelli e striscioni di sensibilizzazione e bandiere. A bordo ci sono loro gli allevatori, e quando passano tir, ma anche automobilisti suonano il clacson per significare il loro sostegno. Quindi una protesta che sicuramente può creare disagi ma che viene sostenuta comunque anche dal popolo. I prodotti della terra sono l’anima della produttività italiana oltre ad un gusto per il palato e per la crescita nutrizionale dell’uomo.
Ed hanno predisposto tutto per il pranzo sociale, tanto con il freddo aquilano non c’è bisogno di frigoriferi. Fuochi e bracieri accesi, e ancora una giornata intensa per difendere quelli che dovrebbero essere diritti.
Il fronte comune è quello dell’opposizione alle politiche europee del Green Deal ma la protesta assume connotati diversi a seconda dei Paesi.
Il valore aggiunto prodotto dal sistema agricolo italiano supera i 33 miliardi di euro nel 2018, pari al 2,14% del valore aggiunto totale. Con 912.100 occupati in agricoltura, il settore contribuisce all’occupazione nazionale per circa il 3,6%.