Lettori del weekend, il libro consigliato per questo fine settimana è un giallo storico tutto abruzzese. Stiamo parlando del quarto ed ultimo romanzo dello scrittore luchese Francesco Proia, da alcuni anni attento a valorizzare la storia dell’Abruzzo attraverso le pagine dei suoi romanzi. “La Compagnia del volto santo” è ambientata tra Roma, Tagliacozzo, Luco dei Marsi, Ginevra e Manoppello e presenta tre storie che si intrecciano perfettamente: una ambientata nel 1527 e due ambientate ai giorni nostri. La trama si sviluppa quindi in tre binari: da un lato abbiamo suor Teresina, Jacopo e padre Tommaso che sfuggono al massacro del sacco di Roma portando con loro un’ opera inestimabile.
Nell’altra parte della trama ci troviamo nel 2018, il volto santo di Manoppello è misteriosamente scomparso e Alessandro ed il professor Grandi sono stati convocati in Vaticano per risolvere il mistero della Veronica scomparsa. La terza storia, ambientata a Ginevra, è quella secondo me, più intrisa di mistero: ci troviamo in un laboratorio scientifico di altissimo livello, specializzato in clonazioni, un esperimento ambizioso potrebbe cambiare la storia della religione. Un viaggio che, ripercorrendo la Tiburtina, ci permette di conoscere aspetti ed eventi tra medioevo ed età moderna che non sempre vengono citati dai libri di storia ma che invece, sono eventi segnanti del nostro territorio.
Un libro consigliato sia per la lettura appassionante e veloce (300 pagine) ma, perchè ci presenta luoghi vicini a noi con un velo di mistero che li rende più affascinanti. Io personalmente, a lettura conclusa, ho deciso di andare nel convento dei Cappuccini di Luco (citato nel romanzo) solo per cercare i dettagli di cui parlavano Alessandro ed il professor Grandi.