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Il “ferro di cavallo” di Pescara verrà abbattuto, scoppia il caso politico: “Ne arriverà uno uguale?”

Magda Tirabassi di Magda Tirabassi
12 Maggio 2022
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Pescara. È stata approvata ieri mattina la delibera che permetterà la demolizione del Ferro di Cavallo a Pescara e la ricostruzione parziale, con complessi abitativi, riqualificando un plesso che da sempre è additato come polo dello spaccio e si è reso protagonista di gravi episodi di violenza.

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“Il “Ferro di Cavallo” di Pescara verrà abbattuto. Si tratta di un primo, importantissimo passo verso l’obiettivo di riportare questo quartiere, diventato ormai un simbolo di degrado e illegalità, a una condizione di civiltà, sicurezza e decoro. Esprimo grande soddisfazione per l’approvazione, in consiglio comunale a Pescara, della delibera di variante urbanistica che permetterà di procedere alla demolizione del complesso e alla successiva ricostruzione dei nuovi fabbricati, in base a un progetto dell’Ater che prevede un intervento complessivo di 7,8 milioni di euro”, ha dchiarato il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio.

D’Incecco sulla demolizione Ferro di Cavallo: “Giornata importante per Pescara”

Si tratta di un provvedimento che costituisce variante urbanistica e va a modificare la classificazione dell’area con la costruzione di 56 appartamenti in due complessi che permetteranno una sensibile riduzione della densità edilizia e insediativa per un futuro sviluppo urbano. La proposta di Ater predilige un dispositivo urbano aperto che si contrappone all’attuale chiusura fisica e sociale che ha permesso il degrado di quel preciso luogo, influendo, dunque, in maniera positiva al nuovo assetto creando continuità con il sistema residenziale grazie anche a spazi pubblici che favoriscono l’incontro e la socialità.

Una soluzione importante che eviterà ghettizzazione e la conseguente apertura sociale per i residenti e per coloro che abitano nel quartiere, operando fisicamente una rimozione di barriere architettoniche certamente, ma anche mentali e sociali favorendo l’integrazione.

Un lavoro di concerto necessario per restituire sicurezza e decoro alla nostra città: “Oggi è una giornata importante per Pescara”, ha detto Vincenzo D’Incecco, Capogruppo Lega in Consiglio Comunale, “perché finalmente quel detrattore ambientale da qui a qualche mese verrà buttato giù e perché finalmente riqualificheremo una zona importante della nostra città nella quale abbiamo sempre creduto.
Fa specie, ed è veramente imbarazzante, che un’intera opposizione di centrosinistra, Movimento 5 stelle compreso, abbia votato “No” ad un’opera di così alto valore sociale per tutto il quartiere e per l’intera città. Dunque per noi è un atto importante, una pietra miliare nei cinque anni di questa amministrazione, e la Lega è assolutamente contenta di aver raggiunto questo obiettivo. Ora aspettiamo con ansia la demolizione, perché quando avverrà sarà un giorno di festa. Una festa quando riusciremo a eliminare quel luogo di degrado, non per le persone serie che ci abitano, ma per tutti quegli atti di violenza cui abbiamo assistito in questi anni e che sono stati denunciati davanti tutta Italia. Pescara recupererà finalmente una parte importante”.

 

Movimento 5 Stelle Pescara: “Sì alla demolizione ma Pescara non ha bisogno di un secondo ferro di cavallo”

Un nuovo Ferro di Cavallo, poco più piccolo dell’attuale. Sarà identico a quello da demolire il nuovo edificio voluto dal centrodestra all’esito della due giorni di Consiglio comunale in cui Masci e compagni non solo hanno bocciato tutte le modifiche proposte dal Movimento 5 Stelle ma hanno respinto persino ogni richiesta di interlocuzione e ascolto con l’Ater e con la cittadinanza e le associazioni del quartiere di Rancitelli.

“Siamo tutti favorevoli all’abbattimento di quello che da troppi anni è l’edificio simbolo del degrado delle periferie pescaresi, ma quello che è intollerabile è che Masci e Del Trecco trasformino la grande e straordinaria occasione dell’abbattimento nella ricostruzione degli stessi errori fatti 30 anni fa”, commenta la capogruppo del Movimento 5 Stelle Pescara Erika Alessandrini.

La delibera che il centrodestra ha approvato in aula, in un clima rovente in cui non sono mancati episodi di nervosismo e insofferenza tra gli stessi membri della maggioranza, non prevede infatti la sola variante urbanistica per la demolizione del Ferro di Cavallo, ma contiene al suo interno il progetto di ricostruzione approvato dall’Ater, che il Movimento 5 Stelle Pescara, così come le associazioni di residenti e la parrocchia di Don Massimiliano, criticano fortemente.

“Il progetto di ricostruzione voluto dall’Ater è un errore insostenibile”, proseguono i consiglieri pentastellati, Massimo Di Renzo e Paolo Sola, “e il Comune di Pescara dovrebbe essere compatto nel pretendere una nuova struttura urbana in grado di favorire la socialità, la connessione, l’apertura del nuovo edificio verso la città. Invece assistiamo ad un centrodestra che vuole ricostruire un nuovo Ferro di Cavallo in miniatura”.

“Una maggioranza sciatta e priva di contenuti di merito, esulta per l’abbattimento portando avanti una narrazione falsa e fuorviante con cui si annunciano piazze e parchi inesistenti e privi di alcun finanziamento, si declamano locali per servizi pubblici non previsti nel progetto, in cui sono presenti invece solo locali per uffici privati che non avranno alcuna appetibilità sul mercato”, prosegue la capogruppo Alessandrini.

“Un’intera città tagliata fuori dal processo decisionale sarà costretta a subire nei prossimi anni gli stessi identici disagi di oggi. Gli appartamenti saranno nuovi e con 3 metri di balconi, ma l’enclave in cui proseguire spaccio e malavita sarà della stessa tipologia di oggi, grazie a Masci e al suo architetto di fiducia Michele Lepore, con la complicità dei consiglieri di Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia”.

“Con le osservazioni alla variante avremo di nuovo in Consiglio la possibilità di continuare a lottare perché Rancitelli e i suoi cittadini abbiano voce in capitolo sulle scelte che li riguardano, perché noi vogliamo che le occasioni di riqualificazione siano tali, per davvero e non si trasformino nell’ennesima occasione persa. Grazie a Masci Pescara ne ha collezionate fin troppe!”, concludono i consiglieri Alessandrini, Di Renzo e Sola.

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